RMG – Ricordando il Sinodo dei Giovani Salesiani: sei mesi dopo

13 Febbraio 2025

(ANS – Roma) – Sei mesi fa, dall’11 al 16 agosto 2024, si è svolto a Torino-Valdocco e al Colle Don Bosco un evento storico e trasformativo: il Sinodo Salesiano dei Giovani. Giovani provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per celebrare il loro carisma salesiano condiviso, approfondire la loro spiritualità e sognare insieme sulle orme di Don Bosco.

Oggi, mentre ancora la Congregazione sta riflettendo su questo percorso e sul suo impatto, il Settore per la Pastorale Giovanile pubblica un video commemorativo che cattura i momenti salienti quotidiani di quell’esperienza indimenticabile. Il video presenta i momenti di comunità, gioia, dialogo, riflessione e preghiera, ricordando l’effetto profondo che il Sinodo continua ad avere sulla vita di molti.

Il Sinodo ha creato infinite onde e i giovani sono stati protagonisti attivi, vivendo, condividendo e costruendo questa esperienza e questo carisma. In questo momento di ricordo di quei giorni, ecco le voci di diversi giovani che raccontano come il Sinodo abbia plasmato i loro cuori, le loro menti e le loro missioni. Le loro testimonianze ispirano a credere nel potere dei sogni, del servizio e della fede.

Un Incontro Trasformativo con lo Spirito di Don Bosco

Per molti partecipanti, camminare nei luoghi in cui Don Bosco ha vissuto e sognato ha lasciato un’impressione profonda. Ricky Toppo dall’India ha condiviso: “Sono stato e sono benedetto per aver visto la stanza dei sogni in cui Don Bosco ha sognato di noi 200 anni fa. Conoscere la sua casa e le difficoltà della sua vita mi ha reso più forte e mi ha fatto abbandonare al piano di Dio, invece che al mio”.

Altri hanno espresso sentimenti simili, sottolineando come l’eredità di Don Bosco continui a ispirarli a un servizio maggiore e una fede più profonda.

Momenti di Rinnovamento Personale

Molti partecipanti hanno trovato nel Sinodo un’opportunità per un rinnovamento spirituale. Angélica Ordóñez, dall’Honduras, ha riflettuto: “A volte, come animatori, siamo continuamente abituati a supportare e servire. Per me è stato bello essere di nuovo destinataria e godermi uno spazio creato per noi. Non mi ero resa conto di quanto mi mancasse incontrare Gesù nell’Eucaristia e nell’adorazione. In quel momento, sono tornata a essere la bambina di 8 anni che si era appena unita al Movimento Giovanile Salesiano e aveva incontrato quell’amico Gesù che mi aveva fatto innamorare del carisma”.

Allo stesso modo, Dipti Toppo dall’India ha condiviso come il Sinodo abbia riaffermato la fiducia della Chiesa nei giovani e il suo impegno a guidarli spiritualmente: “Ho imparato che la Chiesa dà priorità ai giovani e si fida di loro. Non vuole solo darci l’opportunità di avere una carriera fruttuosa, vivere una vita significativa e divertirci, ma anche salvare le nostre anime e migliorare la nostra vita spirituale”.

Lo Spirito di Collaborazione e Unità

Il Sinodo ha promosso un forte senso di unità, sia tra i partecipanti che tra gli animatori salesiani. Wendy Ponce dalla Bolivia ha descritto magnificamente l’atmosfera collaborativa: “È stata una delle migliori esperienze della mia vita, un sogno che si avvera far parte dell’équipe che ha preparato i diversi momenti del Sinodo. Ci ha aiutati non solo a organizzare le diverse attività, ma anche a prepararci meglio perché le squadre non fossero solo gruppi di lavoro, ma spazi per creare forti legami di amicizia tra Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e laici”.

Questo spirito di unità è stato evidente anche per Pedro Beltrán dalla Colombia, che ha affermato: “Dopo un viaggio di oltre 16 ore dalla Colombia all’Europa, il sogno di tutti i giovani salesiani si è avverato... Oggi il mio cuore è pieno di felicità, rinnovamento e, soprattutto, gratitudine. Don Bosco continua a ispirarmi e, quindi, il suo sogno è anche il mio... Quando guardo tutti i giovani del mondo riuniti qui in un solo cuore, porto con me la forza per continuare a dare tutto e portare un Cristo eternamente giovane e risorto a tutti i giovani, senza distinzione”.

Responsabilizzati per Servire

Il Sinodo è stato una piattaforma per i giovani per realizzare il loro potenziale come leader e servitori. Jessica Lahoud dal Libano ha apprezzato l’idea del coinvolgimento dei giovani: “Uno degli aspetti che ho particolarmente apprezzato è stato il coinvolgimento dei giovani nel Sinodo. L’idea di avere noi giovani che lavoriamo insieme e votiamo sotto la supervisione dei salesiani è stata sia stimolante, sia coinvolgente. Ha davvero sottolineato l’importanza delle nostre voci nel plasmare il futuro”.

Per altri, come Noah Rodriguez dall’India, la collaborazione tra Salesiani (SDB) e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) è stata particolarmente ispiratrice: “Una delle cose che mi ha davvero ispirato è stata la grande collaborazione tra i sacerdoti SDB e le suore FMA. Vederli lavorare gomito a gomito e dare il meglio in ogni attività ha motivato tutti noi. Con lo stesso zelo e affetto tornerò nel mio Paese, l’India, e insieme a don Patrick farò del mio meglio per replicare la stessa collaborazione nel Movimento Giovanile Salesiano dell’Asia Sud”.

Una Famiglia Universale

Il Sinodo ha anche evidenziato l’universalità del carisma salesiano. Pablo Osorio dalla Spagna ha riflettuto su questo senso di appartenenza: “Questo incontro mi ha fatto capire l’universalità del nostro spirito e mi ha dato la sensazione di far parte di una grande famiglia che trascende confini, culture e lingue. È stata anche una grande soddisfazione essere il Segretario Generale di questo Sinodo, che mi ha permesso di partecipare attivamente all’organizzazione e al coordinamento delle nostre riflessioni e decisioni”.

Anche Teaghan Dolan, dall’Australia, ha condiviso come il Sinodo abbia arricchito la sua comprensione dello spirito salesiano: “Questo Sinodo ha arricchito e rafforzato certi aspetti della mia vita: l’unità e l’universalità della Chiesa Cattolica, lo spirito salesiano in diverse lingue, la forza di credere sempre nei propri sogni, la volontà di fare sempre meglio, il desiderio di offrire con gioia e amore, la fiducia nelle proprie capacità, la vita fraterna, l’amore e la fiducia in Dio, la conoscenza di Don Bosco”.

Un’Eredità che Vive

Guardando indietro al Sinodo Salesiano dei Giovani sei mesi dopo, è chiaro che l’esperienza continua a portare frutti nella vita dei suoi partecipanti. Dal rinnovamento spirituale ad una maggiore collaborazione e un senso di missione più profondo, il Sinodo ha lasciato un’impronta indelebile nei giovani di tutto il mondo che vi hanno partecipato.

E attraverso la pubblicazione del video commemorativo e la condivisione di queste potenti testimonianze, il Settore per la Pastorale Giovanile ricorda che il sogno di Don Bosco vive ancora: non solo nei cuori di coloro che hanno partecipato al Sinodo, ma anche nelle innumerevoli vite che essi ora stanno toccano e trasformando.

Come ha detto magnificamente un partecipante: “Sono uno dei tuoi figli, Don Bosco”.

InfoANS

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