Kenya – Un futuro per i giovani rifugiati di Kakuma

07 Febbraio 2025

(ANS – Kakuma) – Il campo profughi di Kakuma, nel nord del Kenya, è il secondo più grande del continente africano. Istituito nel 1992, attualmente ospita circa 225.000 rifugiati, per la metà bambini e giovani, provenienti da Paesi come Sudan, Sudan del Sud, Somalia, Congo, Ruanda e Burundi. Le storie dei rifugiati sono tristi, ma piene di speranza.

Nel corso degli anni i salesiani hanno dato un immenso contributo al loro benessere. Infatti, va sottolineato che, fra tutti gli operatori delle organizzazioni, religiose e laiche, che lavorano nell’insediamento, i Figli di Don Bosco sono gli unici a risiedere nel campo: la capacità e la volontà dei salesiani di stare a stretto contatto con i rifugiati ha guadagnato loro ammirazione e rispetto.

I Figli di Don Bosco animano una gran varietà di attività nel campo: tra queste, spicca il servizio spirituale ai rifugiati. Nel campo profughi, i salesiani gestiscono l’unica parrocchia cattolica, dedicata alla Santa Croce, che conta dieci stazioni missionarie sparse in tutto il campo; inoltre, poiché la stragrande maggioranza dei rifugiati è costituita da bambini e giovani, nel 2014 è stato fondato il “Savio Club”, atto a facilitare l’educazione alla fede e lo sviluppo personale dei bimbi del campo.

Un altro aspetto fondamentale della missione salesiana nel campo è quello di offrire competenze tecniche ai rifugiati. In collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR, in inglese), i salesiani hanno avviato il “Don Bosco Technical Institute”, che offre ai rifugiati corsi di edilizia, elettrotecnica ed energia solare, meccanica dei veicoli a motore, idraulica, sartoria, saldatura, segreteria, informatica e programmi di alfabetizzazione. E per facilitare l’accesso alla formazione, i salesiani gestiscono altri quattro centri in tutto il campo che offrono gli stessi servizi. In totale la scuola forma oltre 3.000 allievi ogni anno: giovani che hanno ricevuto l’opportunità di guadagnarsi da vivere, sia nel campo profughi (che è ormai strutturato come un grande villaggio, in cui non mancano negozi, laboratori e officine) sia nel Paese di provenienza, in caso di rientro.

Per portare avanti tutti questi servizi, in un contesto di grande fragilità e difficoltà, i Figli di Don Bosco hanno bisogno del sostegno di tutti. Per questo si sono rivolti anche alla Procura Missionaria salesiana di Torino, “Missioni Don Bosco”, che per loro ha avviato un nuovo progetto per sostenere le spese didattiche di diversi ragazzi che frequentano i corsi professionali: “sono adozioni a distanza, ‘borse lavoro’, che per loro rappresentano uno strumento di futuro, perché lavoro significa dignità, speranza, sicurezza” affermano i salesiani di Torino.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org  

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".