I principali spunti offerti dai relatori sono stati:
L’on Derek O’Brien, membro del Parlamento del Bengala Occidentale, con il suo intervento su “Comprendere il panorama digitale” ha sottolineato l'importanza di abbracciare gli strumenti digitali mantenendo l'autenticità del messaggio. Ha delineato la diversità del pubblico online, identificando tre gruppi demografici: over 45, 30-45, e under 30. O’Brien ha esortato i leader della Chiesa ad adattare i loro messaggi a questi gruppi, sostenendo l'importanza di contenuti di alta qualità e di facile comprensione. Ha rimarcato anche la necessità di un impegno genuino rispetto alla superficialità, incoraggiando i partecipanti a dare priorità ai bisogni della comunità piuttosto che ad espandere la loro portata del proprio pubblico digitale.
La dott.ssa Nataša Govekar, membro del Dicastero vaticano per la Comunicazione, ha approfondito l’approccio magisteriale alla pastorale digitale, illustrando i fondamenti teologici della comunicazione. Ha evidenziato l'importanza della comunicazione divina come modello della Santissima Trinità, invitando a trasmettere un riflesso di quell’unità nelle interazioni digitali. Quindi, ha anche incoraggiato l'uso della comunicazione visiva per favorire la connessione e ha parlato della necessità di un discernimento pastorale quando si utilizzano i media digitali.
Suor Joeyanna D'Souza, FSP, è entrata nello specifico delle reti sociali media e la vita consacrata: la relatrice si è concentrata sul ruolo delle reti sociali nell'evangelizzazione, invitando le comunità religiose a considerare queste piattaforme come strumenti per diffondere il Vangelo. Ha ribadito l’importanza di mantenere la propria dignità e gli standard etici nelle interazioni online, invitando a un impegno intenzionale e rispettoso. Dal suo discorso è apparso chiaro che vivendo la propria missione online, le persone consacrate possono estendere la portata della loro azione pastorale ed entrare in profonda connessione con il proprio pubblico.
Il gesuita Padre Cedric Prakash ha parlato su “Coltivare il discernimento digitale”, avvicinando i presenti al concetto di discernimento digitale, con evidente richiamo ai principi ignaziani. L’oratore ha presentato le “4F del discernimento” – Funda, Fear, Filter e Fact, in inglese – (Fondamentali, Paura, Filtri e Fatti) che guidano i leader della Chiesa nel loro impegno digitale, e ha sottolineato la necessità per i leader spirituali di combattere la disinformazione, ricordando l’appello di Gandhi per la verità ed esortando a sostenere i valori del Vangelo nella comunicazione digitale.
Il salesiano don Raj Kumar Fernando, SDB, ha presentato il tema: “Accompagnare le generazioni Alpha e Z”. Insieme ad un gruppo di giovani ha discusso le caratteristiche uniche delle generazioni Z e Alpha, evidenziando la loro dipendenza dai media digitali per la connessione. Il gruppo ha sottolineato la necessità di programmi di accompagnamento e guida creativi che integrino gli strumenti digitali e promuovano al contempo relazioni autentiche. I giovani, in tal senso, hanno chiesto un approccio globale alla catechesi, in sintonia con le esperienze delle nuove generazioni.
La Dott.ssa Elizabeth Jasmine ha guidato la sessione su “Benessere e resilienza digitale”. Ha parlato delle “7 C” della resilienza – Competenza, Confidenza, Connessione, Carattere, Contributo, Controllo e Coraggio e ha parlato dell’importanza di bilanciare le attività online e offline per mantenere il benessere mentale e spirituale. Poi, incoraggiando alla consapevolezza delle abitudini digitali, ha fornito strategie che consentono agli individui di affrontare efficacemente le sfide dell’era digitale.
La dott.ssa Poorva Jain, con la Pastorale Digitale e l’Intelligenza Artificiale, ha offerto l’ultima relazione del convegno, esaminando il potenziale dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie emergenti per migliorare la missione della Chiesa. L’oratrice ha incoraggiato i partecipanti a sfruttare questi strumenti per una comunicazione e una diffusione efficaci, sottolineando che la tecnologia dovrebbe integrare, e non sostituire, la connessione umana, essenziale per l’evangelizzazione.
La Conferenza Nazionale dei Media Cattolici “Illuminaire 2024” è terminata con un rinnovato senso di responsabilità tra i partecipanti. Esplorando l’intersezione tra fede, comunicazione e tecnologia, l’evento ha fornito ai partecipanti le intuizioni e le competenze necessarie per promuovere la comunità e diffondere il messaggio di speranza e amore in un panorama digitale in continua evoluzione; e sono stati ispirati ad usare i media digitali in modo ponderato e autentico, impegnandosi ad arricchire la missione della Chiesa nell’era digitale.