La storia del club è iniziata nove anni fa, quando un gruppo di insegnanti di educazione fisica della scuola salesiana “Pio XI” di Corrientes decise di aprire uno spazio sportivo inclusivo per i più giovani. Secondo Mariano Bartolucci, uno dei fondatori e attuale responsabile del club, “l’idea nacque come progetto per gli studenti della comunità salesiana, con l’obiettivo di fornire loro uno spazio di sostegno e formazione, ispirato ai valori di Don Bosco”.
Con il sostegno dei Salesiani di Don Bosco e l’entusiasmo di studenti e famiglie, l’iniziativa è cresciuta rapidamente. Ciò che era iniziato per e con una manciata di bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni si è presto allargato a bambini provenienti da tutta la città. Oggi la società non ha solo categorie di minibasket, ma anche tutte le categorie formative (maschili e femminili), la prima divisione (sempre maschile e femminile) e persino gruppi di veterani e “mami basket”, cioè appositi per le mamme.
Sebbene il club offra attualmente solo questo sport, a causa di limiti di spazio e di orario, la prospettiva di crescita è sempre presente. Bartolucci sottolinea che, nonostante le difficoltà, il Don Bosco Básquet continua a offrire molto di più del semplice sport: “Il nostro obiettivo è fornire un’educazione integrale, in un quadro sociale ricco di valori e uno stile di vita sano”. L’allenamento puramente sportivo è infatti integrato da conferenze e laboratori tenuti da psicologi, medici e nutrizionisti, oltre che da giocatori professionisti che condividono le loro esperienze con i ragazzi e le ragazze del club.
Il Club Don Bosco è consapevole che lo sport è molto più di una competizione; è un potente strumento per accompagnare i giovani nella loro crescita personale. “Il basket non forma solo atleti, ma anche persone”, ricorda Bartolucci.
Fin dalle sue origini il club è strettamente legato al mondo salesiano, e questo si riflette non solo nel nome, ma anche nel carisma che guida ogni passo delle sue attività. “Siamo nati nel cuore dell’Istituto Salesiano e, con orgoglio, possiamo dire che ancora oggi manteniamo quei valori che ci hanno ispirato e distinto dagli altri club”, aggiunge ancora Bartolucci. Molti dei giovani che hanno iniziato come studenti sono oggi protagonisti del club come giocatori, allenatori, dirigenti o collaboratori, a dimostrazione del senso di appartenenza e continuità che caratterizza il progetto.
Nonostante non abbia uno spazio proprio, il Don Bosco Club continua a crescere e non smette di sognare. Uno dei loro grandi desideri è quello di poter disporre di strutture proprie per ampliare l’offerta sportiva e raggiungere più persone nella comunità. In ogni caso, Bartolucci afferma: “Manterremo sempre i valori e i principi che hanno segnato il nostro percorso fin dal primo giorno”.
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