Nella meditazione, don Owoudou ha collegato questa dipendenza da Cristo alla cura della propria vocazione e di quella altrui, ponendo l’accento sulla fraternità e sulla sinodalità salesiana, vissute insieme e per i giovani. Allo stesso modo, ha richiamato l’importanza di uno stile di leadership che segua l’esempio di Gesù, il maestro che ha lavato i piedi ai suoi discepoli, servendo con umiltà.
Nella parte conclusiva del ritiro, il predicatore ha richiamato l’esperienza mariana dell’Eucaristia, presentando Maria come primo tabernacolo, “Nostra Signora del sì” e del “Fiat” totale. Don Owoudou ha ricordato come Maria sia sempre stata presente, attenta e pronta a servire: prima nell’incontro con Elisabetta, poi alle nozze di Cana e infine, alla Pentecoste, con la Chiesa nascente.
Durante l’omelia della celebrazione eucaristica, il Regolatore ha affrontato il tema dei giovani portati via dalle insidie del mondo moderno. Paragonandoli al giovane risorto da Gesù a Naim, ha descritto come molti giovani oggi rischiano di essere “portati fuori dalla città”, metaforicamente parlando, allontanati dalle opportunità di vivere una vita piena a causa dell’influenza dei media, delle ideologie e delle mode. Ha incoraggiato tutti i presenti a impegnarsi affinché i giovani possano “risvegliarsi”, prendere la parola, proclamare, e tornare protagonisti, riportando speranza alla Chiesa e alla società.
La Commissione Precapitolare sul tema, composta da Ispettori provenienti da tutti i continenti e da membri della Comunità della Sede Centrale Salesiana, ha continuato i lavori organizzandosi in gruppi linguistici per analizzare i contributi ricevuti e tradurli in proposte concrete.
Il gruppo francofono e lusofono ha incluso don Owoudou, accompagnato da don Jefferson Luis Santos, del Brasile. Il gruppo anglofono è stato formato da don Patrick Anthonyraj, indiano, attivo nella Sede Centrale; don Fidel Orendain, delle Filippine, don Hailemariam Medhin, dall’Etiopia e don Koyickal Jose Thomas, dall’India. Il gruppo italofono e ispanofono ha riunito don Francesco Marcoccio, italiano della Sede Centrale, don Reinhard Gesing, dalla Germania, don Fernando García, dalla Spagna e don Manolo C. Jimenez, invitato dal Rettor Maggiore per sostituire don Morachel Bonhomme, Ispettore di Haiti, impossibilitato a partecipare per difficoltà nel rilascio del visto italiano.
I membri della Commissione lavorano nelle loro rispettive lingue, studiando i contributi ricevuti dai Capitoli ispettoriali e dai confratelli, per poi riunirsi e produrre una sintesi comune che sarà la base del documento in vista del prossimo Capitolo. Ogni giornata di lavoro è scandita da momenti di studio personale, discussioni nei piccoli gruppi e sessioni collettive per la sintesi finale. Il programma prevede anche momenti di preghiera condivisi con la comunità della Sede Centrale e una visita culturale, realizzata domenica 22 settembre, come occasione di rilassamento e fraternità.
Come segno di fiducia e devozione, la Commissione ha affidato il proprio lavoro alla Vergine Ausiliatrice. Nel primo giorno di lavori, i membri hanno cantato insieme la versione musicale della preghiera per il CG29, chiedendo la guida e la protezione di Maria affinché le loro decisioni siano ispirate dalla volontà di Dio e portino frutti abbondanti per la missione salesiana nel mondo.
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