Timor Est – Un Paese che ha bisogno di scuole: una missione privilegiata per i Figli di Don Bosco

29 Febbraio 2024

(ANS – Dili) – Timor Est è un piccolo Stato insulare in via di sviluppo, con una popolazione di 1,3 milioni di persone. È anche un Paese molto giovane, essendo divenuto indipendente solo dal 2002. Tante solo le sfide che deve affrontare; ma di certo per vincerle può contare sui Figli di Don Bosco, presenti sul territorio da molto prima che il Paese ottenesse la sua autonomia e che intendono offrire alla cittadinanza quanto di meglio sanno fare: educare i giovani.

I primi missionari salesiani giunsero per la prima volta nel Paese nel 1927. Poi, costretti dalla situazione politica, hanno lasciato l’isola per poi tornare con una seconda spedizione nel 1946. Tenendo conto del tempo trascorso e delle attività svolte per numerosi anni nell’ambito dell’educazione e delle opere sociali, la gente considera le missioni salesiane come dei luoghi che contribuiscono allo sviluppo e al benessere a livello religioso, intellettuale, umano.

Le opere di alcuni storici missionari, come i portoghesi don João de Deus e don Jose Coreia, lo spagnolo don Afonço Maria Nacher e l’italiano don Eligio Locatelli, vengono ricordate ancora oggi. E grazie a loro e a tanti altri Figli di Don Bosco più o meno noti, attualmente il carisma di Don Bosco è più vivo che mai nel Paese.

“A Timor Est abbiamo 11 comunità salesiane e siamo circa 200 confratelli, anche se la maggior parte di questi sono ancora in formazione nello studio della Filosofia o della Teologia” ha raccontato agli operatori di “Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana di Torino, il salesiano timorese don Gui da Silva.

I centri salesiani abbracciano tante attività. “Abbiamo differenti scuole, un orfanatrofio, un centro di accoglienza, una scuola agricola, e due Scuole Tecniche e due Centri di Formazione Professionale, che sono molto importanti per noi, per la ricostruzione del Paese” ha aggiunto ancora il salesiano.

Il processo di ricostruzione citato da don da Silva riguarda numerose attività progettuali messe in campo negli ultimi anni dai salesiani. Il turbolento passato dell’occupazione ha dilaniato la società timorese e lasciato danni gravi nei traumi delle persone, così come nelle infrastrutture pubbliche: edifici, reti elettriche, sistemi di irrigazione, acqua potabile e scuole sono state deliberatamente distrutte. E il settore dell’educazione ha subito danni paralizzanti, con l’80% delle scuole completamente distrutte.

Per questo l’impegno nell’educazione è ora fondamentale. Oltre a portare avanti le opere già attive, i salesiani hanno in cantiere di dare una nuova vita a una vecchia scuola costruita nel 1994 e che si trova in condizione disastrose a Cailoibere, in una zona impervia e isolata. Essa consentirebbe a 70 bambini dai 6 ai 9 anni di frequentare la scuola elementare, per poi proseguire gli studi nel centro più grande della zona, Darlata, e diventare in un prossimo futuro protagonisti del cambiamento nella loro piccola comunità.

Questo è ora l’obiettivo di don da Silva e dei salesiani di Timor Est, per dare un altro piccolo, ma rilevante contributo all’opera di sviluppo del Paese.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.missionidonbosco.org 

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