Palestina – I salesiani fanno rete con gli altri religiosi per dare nuove opportunità di formazione e nuove speranze ai giovani

19 Febbraio 2024

(ANS – Betlemme) – L’opera salesiana a Betlemme, iniziata dal precursore don Antonio Belloni nel 1864, continua a promuovere la crescita integrale e la formazione professionale e tecnica di migliaia di ragazzi e giovani dei ceti popolari. Oggi essa assume nuove sfide, lavorando “in rete” con le istituzioni culturali, sociali e religiose del territorio palestinese fra Gerusalemme ed Hebron.

Il 10 luglio 2023 fra Peter Bray, FSC, e don Pietro Bianchi, SDB, hanno firmato un accordo di partenariato tra l’Università di Betlemme, voluta da Papa Paolo VI e retta dai “Fratelli delle Scuole Cristiane”, e l’Istituto tecnico salesiano, per l’avvio di una Facoltà di Ingegneria in Energie Rinnovabili; attualmente è in svolgimento il secondo semestre del primo anno, dei cinque anni previsti del corso, con lezioni online ed esercitazioni manuali in presenza.

Inoltre, sabato 17 febbraio 2024 è stato siglato da don Lorenzo Saggiotto, SDB, e don George Haddad, OFM, un accordo di partenariato tra Salesiani e Francescani per la gestione congiunta di un biennio di maturità tecnica: gli studenti riceveranno le lezioni teoriche nelle aule del “Terra Santa College”, e si eserciteranno nelle officine e nei laboratori salesiani per l’apprendimento pratico. Al termine, i diplomati avranno così un accesso facilitato alla suddetta Facoltà di Ingegneria.

Questi nuovi progetti, di lunga durata, si affiancano a corsi biennali di formazione professionale, attivi da decenni, con specializzazioni in falegnameria, meccanica, meccatronica, elettricità, PLC, e a quelli recenti, di durata variabile, di progettazione grafica, marketing digitale, fotovoltaico… Corsi che richiamano ogni anno centinaia di allievi: giovani adulti, cristiani e musulmani, uomini e donne.

Né va dimenticato l’altro settore di attività dell’opera salesiana, quello del forno, dotato recentemente di nuovi impianti di fermentazione e cottura, che continua a sfornare ottimo pane, venduto quotidianamente a chi può pagarlo, oppure donato gratis a circa un centinaio di famiglie povere.

Così, in questi tempi difficili a causa della guerra in corso, i religiosi dediti all’educazione dei giovani cercano, insieme, di stare vicini a loro e alle famiglie bisognose, ravvivando la comune speranza in un futuro migliore. Tutto questo, grazie anche al sostegno di molti benefattori, locali ed esteri.

InfoANS

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