Ciò significa che pure in uno di quei Paesi che secondo le classifiche economiche internazionali risulta essere tra i maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta, in verità oltre 1 minorenne su tre (36,9% è il dato aggregato) vive in condizione di povertà (assoluta o relativa), pari a quasi 3 milioni e mezzo (3.401.754). Sempre l’ISTAT certifica anche le differenze regionali, dato che questi minori svantaggiati vivono in misura maggiore nel Mezzogiorno (15,9%) del Paese, mentre percentuali inferiori si registrano al Nord (12,3%) e al Centro (11,5%).
“Un terzo dei nostri figli cresce con pesanti condizionamenti negativi. È in gioco il futuro sostenibile dell’Italia. È ora di integrare azione pubblica e privata in modo strategico, costante nel tempo a sostegno delle tante comunità educanti già all’opera. La povertà educativa minorile è alimentata e alimenta l’esclusione economica e sociale. È un cortocircuito intollerabile che lede diritti e opportunità delle persone all’inizio della vita e minaccia la sostenibilità futura dello sviluppo dell’Italia”, ha commentato Marco Rossi Doria, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini.
“Condividiamo la preoccupazione per i dati che ci restituiscono una fotografia allarmante. Le condizioni economiche e sociali di molte famiglie non consentono a bambini e ragazzi di avere accesso a servizi, attività e beni necessari al loro sviluppo” ha affermato da parte sua don Francesco Preite, Presidente di “Salesiani per il Sociale APS”, l’ente civilistico che esprime la missione dei salesiani d’Italia a sostegno della dimensione pastorale del disagio e della povertà educativa.
“Noi, come Salesiani per il Sociale – ha aggiunto don Preite – continuiamo a impegnarci nel sostegno di minori e giovani con le loro famiglie che vivono situazioni di vulnerabilità sociale, povertà materiale ed educativa”.
Il programma “Tu X i bambini” nel 2022 ha permesso a “Salesiani per il Sociale APS” di raggiungere 54.190 minori, attraverso un investimento pari a 2 milioni e mezzo di euro. Con “Tu X i bambini” si possono sostenere, infatti, le “Case Don Bosco”, luoghi dove bambini e adolescenti poveri ed emarginati possono studiare, giocare, crescere e avere nuove opportunità grazie all’impegno quotidiano dei nostri educatori, volontari e donatori; oppure le 46 case-famiglia affiliate a Salesiani per il Sociale: queste sono delle vere case dove i bambini che hanno già sofferto tanto, possono vivere con genitori affidatari che donano loro non solo un pasto caldo e protezione ma anche tutto l’amore di cui hanno bisogno.
Operando attraverso una rete costituita da più di 100 organizzazioni locali, da oltre 30 anni “Salesiani per il Sociale APS” è in grado di occuparsi dei bambini e dei minori che hanno bisogno di maggiore aiuto.