Fin dalla sua ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1987, gli abitanti di Luanco e degli altri villaggi circostanti erano abituati a partecipare alle Messe celebrate da Don Á.F. Artime, ma in questa occasione si è trattato di qualcosa di molto speciale. E infatti, a dimostrarlo, sulla facciata della torre della chiesa di Santa María de Luanco era stata issata la bandiera vaticana con lo stemma del nuovo cardinale.
A Mezzogiorno le campane hanno suonato a festa annunciando la celebrazione della prima Messa del Card. Á.F. Artime nella sua città natale, dove lo attendevano decine di parrocchiani e vicini, oltre al Sindaco della cittadina e ad alcuni consiglieri. La chiesa, gremita di fedeli, ha visto una partecipazione massiccia di fedeli, tutta gente del posto.
All’inizio dell’Eucaristia, il parroco, don José Antonio Alonso, ha detto: “Ti accogliamo vedendo che sei lo stesso di sempre, ma ora con una visione diversa di Dio, che ha voluto mettere una nuova responsabilità sulle tue spalle; siamo felici di questa tua disponibilità. Preghiamo che il Santo Padre possa contare su di te per i compiti che riterrà opportuni”.
Da parte sua il Card. Á.F. Artime ha risposto: “Voglio ringraziarvi per essere sempre accolto con grande calore da parte vostra, e vi prometto che, anche se avere un Cardinale in parrocchia può essere un po’ scomodo… (sorridendo), vi prometto che avrete sempre l’aiuto di un sacerdote che qui viene a casa sua, tra la sua gente, per aiutarvi ed essere disponibile per qualsiasi cosa mi chiediate”.
Poi, nell’omelia, il Rettor Maggiore ha ringraziato la popolazione di Luanco per essere presente in questa solennità nel suo villaggio, nella chiesa dove è stato battezzato e dove è cresciuto nella fede. Inoltre, ha spiegato gli elementi del suo stemma: il Buon Pastore, Maria Ausiliatrice e l’ancora, in riferimento alla natura marinara della cittadina, nonché allo stemma salesiano, che pure la contiene.
Spiegando poi cosa voglia dire essere un Cardinale, il X Successore di Don Bosco ha voluto precisare: “La gente comune lo ritiene un onore. Ma Gesù non parlava di onori, lui indicava il servizio, l’essere vicino ai più poveri, agli scartati... Io sono lo stesso di sempre, il ragazzo cresciuto a Luanco, e concepisco questa chiamata che il Papa mi ha fatto come un’opportunità per servire, per aiutare in qualsiasi modo possibile e laddove mi viene richiesto. Diversamente, è un’altra cosa, che non mi si addice, e il Papa lo sa molto bene... E vi ricordo che dobbiamo continuare a chiedere al Signore di continuare ad assistere il Papa”.
A motivo della festa del giorno, ha poi fatto riferimento ai santi canonizzati, alla loro unione con il Signore, alla loro mediazione, ma anche ai santi della porta accanto. E infine ha detto, con il suo solito fare amichevole: “Vi minaccio che tornerò (sorridendo)… Che venga vestito di rosso o meno, tornerò, perché le radici sono molto importanti per dare armonia e vita alle persone”.
Dopo la celebrazione, per molti è stato difficile lasciare la chiesa, e già nel piazzale antistante sono stati molti i segni di gioia e affetto. È stato sicuramente un giorno molto importante per la gente del posto, felice ed orgogliosa attorno al suo “suo cardinale”.
E tra i tanti messaggi e le considerazioni condivise fra tutti, una è stata quella più ripetuta fra tutte: “È rimasto lo stesso di sempre!”.
Jesús Ángel Cid
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