“Voices” vuole essere una riposta innovativa e creativa del Settore per la Comunicazione Sociale agli appelli lanciati dal Pontefice Francesco attraverso il Patto Globale per l’Educazione e il Sinodo sulla Sinodalità, nonché un progetto in linea con le linee programmatiche individuate dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, al termine del Capitolo Generale 28°.
La missione fondamentale di Voices è dare voce ai senza voce, mettendo la comunicazione salesiana al servizio dei segmenti giovanili più vulnerabili della società: bisognosi, migranti, rifugiati, appartenenti alle minoranze etniche, vittime di guerra o di violenza, e i giovani provenienti da contesti socioeconomici opprimenti o problematici.
Tra i giovani beneficiari direttamente coinvolti nel progetto ci sono, inoltre, quelli già impegnati nella comunicazione sociale, affinché possano prendersi cura dei loro coetanei più nel bisogno; e, per lo stesso motivo, quelli già attivi in organizzazioni e istituzioni attive nel servizio verso chi soffre.
La metodologia proposta prevede un percorso per fasi, che, facendo proprie le dinamiche della sinodalità, si articolerà in un primo tempo di ascolto delle voci dei giovani vulnerabili; un tempo di dialogo e discernimento comune; lo sviluppo di linee operative concrete; e l’accompagnamento dei giovani nella realizzazione dei piani e dei progetti individuati.
“Voices sarà una grande esperienza per i Delegati di Comunicazione Sociale e li aiuterà a delineare strategie reali per accompagnare la comunicazione di questi giovani, dando loro strumenti e competenze – ha commentato nell’occasione don Gildasio Mendes –. Il Settore per la Comunicazione Sociale, senza dubbio, accompagnerà questi giovani nello sviluppo del loro potenziale, affinché le loro voci possano uscire fuori, con forza, attraverso le opportune risposte”.
Il progetto di “Voices”, che prende il via domani a Nuova Delhi per i giovani della Regione Asia Sud, verrà realizzato in maniera sistematica nei prossimi mesi in tutte e sei le altre regioni salesiane.
I temi di confronto con i giovani “senza voce” saranno, a livello generale, quelli più cogenti per le loro realtà: guerra, oppressione, ingiustizie sociali, le polarizzazioni, ma anche la condizione delle donne, degli indigeni, dell’ambiente…
Nello specifico della Regione Asia Sud, sono stati selezionati: la questione dei giovani migranti, i temi della disoccupazione, delle dipendenze digitali e delle dipendenze da sostanze.
Le attività in programma, che si articoleranno dal mattino alla sera del 12 luglio, e che vedranno la partecipazione di giovani e Delegati di Comunicazione Sociale di tutte e 12 le Circoscrizioni della Regione Asia Sud, si apriranno con la Messa mattutina e proseguiranno con le foto di gruppo, la colazione per tutti e la cerimonia inaugurale – nella quale verrà presentato e spiegato nel dettaglio il progetto di “Voices” e il programma della giornata.
Entrando nel vivo dei lavori, la gran parte del tempo sarà dedicata al lavoro nelle quattro sessioni tematiche – migranti, disoccupazione, dipendenze digitali e dipendenze da sostanze – con prima gli interventi e le testimonianze di alcuni giovani relatori esperti delle materie, e poi un tempo di dibattito per le domande e le risposte.
Nel tardo pomeriggio verrà realizzata la sessione propositiva, con la raccolta e la stesura di idee e progetti realizzabili inerenti ai quattro temi affrontati. Infine, la giornata avrà una sintesi di fraternità e spiritualità con un momento di preghiera finale e l’agape comunitaria.
“Non ho dubbi che saranno moltissimi i giovani che potranno trovare domani, attraverso ‘Voices’, un ascolto sincero e attento, un’occasione per riflettere serenamente sui loro problemi e delle nuove prospettive per affrontare con coraggio e speranza il loro futuro” conclude, infine, don Harris Pakkam, del Settore per la Comunicazione Sociale, in questi giorni a Nuova Delhi proprio per accompagnare la realizzazione di questo progetto.