Spagna – Realizzare un ambiente sicuro in famiglia e a scuola

17 Maggio 2023

(ANS – Madrid) – Il 9 e 10 maggio, le famiglie che frequentano le presenze salesiane dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) hanno avuto l’opportunità di partecipare a due webinar in cui si è lavorato su come creare un “Ambiente Sicuro”, sia nelle famiglie, sia nelle case salesiane.

Alla formazione hanno partecipato in totale più di 100 persone. All’inizio di ogni sessione di formazione, don Samuel Segura, Vicario ispettoriale e responsabile della protezione dei minori e degli adulti vulnerabili di SSM, ha dato il benvenuto ai genitori e ha spiegato loro come nell’Ispettoria “siamo profondamente impegnati a rendere i nostri centri educativi luoghi sicuri per la protezione e la cura dei minori. Vogliamo che siano le loro seconde case, a complemento della cura che ricevono nelle loro famiglie. Cerchiamo di creare ambienti in cui si sentano curati, amati e sicuri”.

Il webinar del 9 maggio era rivolta ai genitori dei bambini della scuola materna ed elementare. Aurora Martín Izquierdo e María Rodríguez Carrascosa, psicologhe del programma salesiano di assistenza psicologica “Magone”, della Federazione Pinardi delle Piattaforme Sociali Salesiane di Madrid, sono state incaricate di condurre la sessione dal titolo: “Come prevenire le situazioni di rischio tra i nostri figli e figlie?”

Il 10 maggio si è tenuta la seconda sessione, rivolta alle famiglie delle scuole secondarie. Tamara Nogueira Marcos e Rocío Lozano Soriano, della stessa équipe di Pinardi, hanno risposto alla domanda: “Come aiutare i nostri figli e figlie ad affrontare situazioni difficili”.

Nei loro interventi sono state evidenziate idee interessanti da tenere in considerazione.

“Per aiutare i nostri figli e figlie a prevenire e ad affrontare le situazioni di rischio, è fondamentale che abbiano un ambiente sicuro in cui si sentano accuditi e accompagnati. Per fare questo, sarà fondamentale riuscire a stabilire una buona comunicazione, che li incoraggi a raccontarci le cose che li preoccupano e anche ad ascoltarci con più attenzione, soprattutto nell’adolescenza, quando di solito tutto questo è più difficile. Come genitori, dobbiamo essere in grado di avvicinarci al loro mondo, conoscere il tipo di relazioni che hanno e le reti sociali che usano, e ascoltare i motivi per cui sono così importanti per loro, in modo che, se ne hanno bisogno, possiamo aiutarli”, hanno spiegato i formatori.

Soprattutto, i relatori hanno posto l’accento su una comunicazione basata sul rispetto, “evitando commenti e rimproveri che li facciano sentire giudicati e lasciando che siano loro a prendere le decisioni, in modo da rafforzare la loro autostima. Spiegare le ragioni delle cose, le nostre opinioni e le nostre regole. Essere sempre vicini e disponibili. Nell’adolescenza questo è più complicato perché hanno bisogno di separarsi da noi; ma è importante che sentano che possono venire da noi quando sbagliano (e lo faranno, come abbiamo fatto noi) o quando attraversano situazioni difficili o preoccupanti”.

“Nell’adolescenza, di solito ragazzi e ragazze non si rivolgono immediatamente ai genitori, quindi, è importante cercare di fare in modo che abbiano vicino persone di riferimento a cui rivolgersi: un parente (fratelli maggiori, cugini, zii...), o degli animatori od educatori”.

Ogni sessione di formazione si è conclusa con interventi e domande da parte delle famiglie partecipanti.

Questi momenti formativi sono serviti anche ad informare su come, da parte dell’Ispettoria, si stia lavorando per la protezione e la cura dei minori, ed infatti è stato creato un sistema di protezione chiamato “Ambiente Sicuro”. “È possibile consultarlo sui siti web di ogni centro salesiano, nella scheda corrispondente – ha spiegato Irune López, Coordinatrice dell’Ispettoria per l’Orientamento –. In ogni scuola o presenza educativa c’è un responsabile locale della protezione e sul sito web c’è un contatto mail diretto a questa persona, attraverso cui inviare preoccupazioni, domande o segnalare situazioni. È possibile anche andare a parlare con i tutor o altri educatori per scambiare informazioni sui loro figli o su qualsiasi situazione che li preoccupa”.

E conclude: “È preoccupante che in Europa un minore su cinque ritenga di essere stato o essere sottoposto a qualche tipo di maltrattamento o abuso. Essi sono il tesoro più prezioso che abbiamo nelle nostre case e nella società. Gli adolescenti hanno bisogno di riferimenti e criteri. È importante che le famiglie e i centri si coordinino e lavorino insieme. Essere modelli e offrire loro criteri e modi per risolvere i loro problemi. Da parte nostra, noi salesiani di SSM, abbiamo sviluppato il sistema ‘Ambiente Sicuro’ per prevenire, formare e intervenire”.

InfoANS

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