In Vietnam, su una popolazione di circa 90 milioni di persone, 7,5 milioni soffrono per qualche disabilità; di questi, circa 1,7 milioni sono i minorenni. Molte di queste disabilità sono il risultato dell’utilizzo di armi chimiche durante la guerra del Vietnam, come il famigerato Agente Arancio.
Oggi però ci sono anche delle opportunità da saper cogliere: Ho Chi Min City, ad esempio, ospita 50 alberghi di 4 o 5 stelle, e centinaia di ristoranti con offerte culinarie diverse e interessanti.
Francis Van Hoi è un vietnamita che vive in Germania, allievo dei Salesiani, che mantiene stretti legami con il proprio paese. Sempre preoccupato per i giovani del Vietnam e la mancanza di opportunità, è riuscito a rendere realtà il suo sogno. Grazie al sostegno dei Salesiani, e di altre organizzazioni, è riuscito ad aprire una scuola-panetteria, dove i giovani disabili possono imparare il mestiere e così aprirsi una strada per il proprio futuro.
La scuola-panetteria è stata aperta questa estate, ma nella città già era attiva anche una scuola di cucina e ristorazione per i giovani vulnerabili, che offre una formazione di alta qualità ai suoi studenti. “Abbiamo sempre molte richieste da parte di aziende e alberghi che si basano sulla nostra formazione, perché non insegniamo solo un mestiere, ma serviamo gli allievi in forma integrale, nel protocollo, l’educazione civica, l’igiene ...” riporta il signor Van Hoi.
In questo modo anche il pane può diventare una speranza per il futuro dei giovani vietnamiti.