RMG – 1° febbraio 2023: centenario della morte del Beato Luigi Variara

01 Febbraio 2023

(ANS – Roma) – Il 1° febbraio ricorre il centenario della morte del Beato Luigi Variara, Salesiano di Don Bosco, avvenuta a Cùcuta, in Colombia, a 49 anni d’età, 31 come salesiano e 24 come sacerdote.

Egli nacque il 15 gennaio 1875 a Viarigi, provincia di Asti. Nel 1856 vi era stato Don Bosco per predicare una missione. E fu a Don Bosco che il papà affidò il suo figliolo conducendolo a Valdocco il 1o ottobre 1887. Il Santo morirà quattro mesi dopo ma la conoscenza che Luigi ne fece fu sufficiente a segnarlo per tutta la vita. Così egli stesso ricordava l’evento: “Eravamo nella stagione invernale e un pomeriggio stavamo giocando nell’ampio cortile dell’Oratorio, quando all’improvviso si intese gridare da una parte all’altra: ‘Don Bosco, Don Bosco!’ Istintivamente ci slanciammo tutti verso il punto dove appariva il nostro buon Padre, che facevano uscire per una passeggiata nella sua carrozza. Lo seguimmo fino al posto dove doveva salire sul veicolo; subito si vide Don Bosco circondato dall’amata turba infantile. Io cercavo affannosamente il modo per mettermi in un posto di dove potessi vederlo a mio piacere, poiché desideravo ardentemente di conoscerlo. Mi avvicinai più che potei e nel momento in cui lo aiutavano a salire sulla carrozza, mi rivolse un dolce sguardo, e i suoi occhi si posarono attentamente su di me. Non so ciò che provai in quel momento... fu qualcosa che non so esprimere! Quel giorno fu uno dei più felici per me; ero sicuro d’aver conosciuto un Santo, e che quel Santo aveva letto nella mia anima qualcosa che solo Dio e lui potevano sapere”.

Chiese di farsi salesiano: entrò in noviziato il 17 agosto 1891 e lo concluse il 2 ottobre 1892 con i voti perpetui nelle mani del Beato Michele Rua, il quale gli sussurrò all’orecchio: “Variara, non variare”. Fece gli studi di Filosofia a Valsalice dove conobbe il Venerabile don Andrea Beltrami. Qui nel 1894 vi passò don Unia, il celebre missionario che da poco aveva cominciato a lavorare tra i lebbrosi di Agua de Dios. “Quale non fu il mio stupore e la mia gioia – raccontò lo stesso don Variara – quando, tra i 188 compagni che avevano la stessa aspirazione, fissando il suo sguardo su di me, disse: ‘Questo è mio’”.

Giunse ad Agua de Dios il 6 agosto 1894. Il lazzaretto comprendeva 2.000 abitanti di cui 800 lebbrosi. Si immerse totalmente nella sua missione. Dotato di capacità musicali, organizzò una banda che creò subito un clima di festa. Il 24 aprile 1898 fu ordinato sacerdote e si rivelò presto un ottimo direttore spirituale. Fra le sue penitenti c’erano anche i membri dell’Associazione delle Figlie di Maria, un gruppo di circa 200 ragazze di cui molte lebbrose. Il giovane sacerdote scoprì che non poche di loro volentieri si sarebbero consacrate al Signore. Ma ciò era considerato un sogno irrealizzabile perché nessuna Congregazione accettava una lebbrosa o anche solo una figlia di lebbrosi. Fu davanti a questa constatazione che nacque in lui la prima idea di giovani consacrate, anche se lebbrose. La Congregazione delle “Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria” ebbe inizio il 7 maggio 1905.

Egli si sentiva sempre più entusiasta della sua missione. Scriveva: “Mai mi son sentito contento di essere salesiano come quest’anno e benedico il Signore per avermi mandato in questo lazzaretto, dove ho imparato a non lasciarmi rubare il cielo”. Erano trascorsi dieci anni da quando era giunto ad Agua de Dios. Un decennio felice e ricco di realizzazioni. Ora però si apriva un periodo di sofferenze e di incomprensioni per il generoso missionario. Questo periodo durerà 18 anni, ossia fino alla morte. Fu costretto ad allontanarsi da Agua de Dios; Mosquera, Contrataciòn, Bogotà, Barranquilla... furono i vari luoghi assegnatigli dall’obbedienza. Nel 1921 fu trasferito a Tàriba, una cittadina venezuelana sul confine della Colombia. Quando vi giunse, la salute cominciò a deteriorarsi in modo preoccupante. Il medico consigliò, per motivi climatici, di portarlo a Cùcuta in Colombia. Vi si recò, ma le condizioni fisiche precipitarono in breve tempo. La sua salma fu trasportata nella cappella delle sue Figlie ad Agua de Dios.

Venne beatificato da San Giovanni Paolo II il 14 aprile 2002.

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