Tale ricorrenza verrà celebrata sabato 28 gennaio con l’Eucarestia alle ore 11.00 presieduta da Mons. Vittorio Lupi, vescovo emerito di Savona-Noli, nella chiesa di Maria Ausiliatrice di Savona. Nel pomeriggio presso il Seminario ci sarà una conferenza sul tema “I Santi nella vita della Chiesa” a cura di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, a cui seguirà la presentazione di alcune figure di santità legate alla Chiesa ligure.
Nella Strenna per il 2023, dal titolo “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco” così il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, parla di Vera Grita, laica, Salesiana Cooperatrice: “Nata a Roma il 28 gennaio 1923, visse e studiò a Savona dove conseguì l’abilitazione magistrale. A 21 anni, durante una improvvisa incursione aerea sulla città (1944), venne travolta e calpestata dalla folla in fuga, riportando conseguenze gravi per il suo fisico, che da allora rimase segnato per sempre dalla sofferenza. Passò inosservata nella sua breve vita terrena, insegnando nelle scuole dell’entroterra ligure, dove si guadagnò la stima e l’affetto di tutti per il suo carattere buono e mite. A Savona, nella parrocchia salesiana di Maria Ausiliatrice, partecipava alla Messa ed era assidua al sacramento della Penitenza. Salesiana Cooperatrice dal 1967, realizzò la sua chiamata nel dono totale di sé al Signore, che in modo straordinario si donava a lei, nell’intimo del suo cuore, con la ‘Voce’, con la ‘Parola’, per comunicarle l’Opera dei Tabernacoli Viventi. Sotto l’impulso della grazia divina e accogliendo la mediazione delle guide spirituali, Vera Grita rispose al dono di Dio testimoniando nella sua vita, segnata dalla fatica della malattia, l’incontro con il Risorto e dedicandosi con eroica generosità all’insegnamento e all’educazione degli allievi, sovvenendo alle necessità della famiglia e testimoniando una vita di evangelica povertà. Morì il 22 dicembre 1969, a 46 anni, in una cameretta dell’ospedale a Pietra Ligure.
Vera Grita attesta anzitutto un orientamento eucaristico totalizzante, che si fa esplicito soprattutto negli ultimi anni della sua esistenza. Non ha pensato in termini di programmi, di iniziative apostoliche, di progetti: ha accolto il ‘progetto’ fondamentale che è Gesù stesso, fino a farne vita della propria vita. Il mondo odierno attesta un grande bisogno di Eucaristia. Il suo cammino nella faticosa operosità dei giorni offre anche una nuova prospettiva laica alla santità, divenendo esempio di conversione, accettazione e santificazione per i ‘poveri’, i ‘fragili’, i ‘malati’ che in lei possono riconoscersi e ritrovare speranza.
Come Salesiana Cooperatrice, Vera Grita vive e lavora, insegna e incontra la gente con una spiccata sensibilità salesiana: dall’amorevolezza della sua presenza discreta, ma efficace alla sua capacità di farsi amare da bambini e famiglie; dalla pedagogia della bontà che attua con il suo costante sorriso alla generosa prontezza con cui, incurante dei disagi, si volge di preferenza agli ultimi, ai piccoli, ai lontani, ai dimenticati; dalla generosa passione per Dio e la Sua Gloria alla via della croce, lasciandosi togliere tutto nella sua condizione di malata”.
Su ANSChannel è disponibile un video per conoscere meglio la figura della Serva di Dio Vera Grita.