Ancora oggi, purtroppo, l’UNESCO – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – ha evidenziato che “244 milioni di bambini e giovani sono al di fuori dei cicli scolastici e 771 milioni di adulti sono analfabeti. C’è una crisi nelle capacità di apprendimento di base, di alfabetizzazione e di calcolo tra i giovani studenti. 617 milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere e fare i calcoli di base; meno del 40% delle ragazze nell’Africa subsahariana completa la scuola secondaria inferiore e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non frequentano la scuola”.
Il tema della Giornata, per il 2023, è “Investire nelle persone, dare priorità all’istruzione” e invita a mantenere forte la mobilitazione politica intorno all’educazione. L’UNESCO ha osservato che “l’educazione deve essere prioritaria per accelerare il progresso verso tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sullo sfondo di una recessione globale, di crescenti disuguaglianze e della crisi climatica”.
I salesiani offrono ai giovani vulnerabili la possibilità di frequentare scuole primarie e secondarie e sono considerati il più grande fornitore privato di Formazione Professionale e Tecnica al mondo. In tutto il mondo ci sono quasi 1.000 scuole tecniche, agricole o professionali salesiane e tutte hanno una particolare attenzione ai giovani poveri e bisognosi.
In India, ad esempio, la casa salesiana di Surakshita, situata nella città di Ravulapalem nell’Andhra Pradesh, accoglie e sostiene circa cinquanta giovani donne che hanno avuto problemi legali. Qui, le donne ricevono assistenza e cure mediche, oltre che un supporto legale per le loro cause in tribunale. Inoltre, possono frequentare un corso di formazione professionale, per essere avviate al mondo del lavoro e ricongiungersi con le rispettive famiglie.
In Kenya, la “Don Bosco Boys Town” di Nairobi ha lanciato il programma di formazione a doppio apprendistato, incentrato sulla più recente tecnologia idraulica. Questo programma formerà 50 studenti nella classe iniziale ed è il primo del suo genere in Kenya. È approvato dal Ministero dell’Educazione e finanziato dalla “Fondazione Hilti” in Svizzera. Il progetto mira a fornire agli apprendisti una tecnologia moderna che colmi il divario tra gli istituti di formazione e le esigenze del mercato del lavoro. La formazione dura due anni ed è certificata.
Infine, il Centro “Notre Dame de Clairvaux”, gestito dai salesiani e situato a Ivato, in Madagascar, ospita più di 100 giovani dai 12 ai 22 anni. La struttura salesiana è una casa per bambini orfani, a rischio o di strada. A loro viene offerto un sostegno completo che comprende cure mediche, cibo, vestiti, alloggio ed educazione. I salesiani vogliono offrire loro la possibilità di un futuro migliore, dandogli l’opportunità di seguire corsi di formazione tecnica e professionale in materie come meccanica automobilistica, saldatura, agricoltura, allevamento, carpenteria e muratura.