Don Á.F. Artime è stato accolto già sull’uscio dai suoi confratelli della comunità locale. Dopo una breve pausa, si è unito alla comunità per la preghiera della sera e ha offerto il pensiero della “buonanotte” salesiana, spiegando lo scopo delle sue visite a tutte le Ispettorie: conoscere meglio ogni Ispettoria, ringraziare i Salesiani per mantenere vivo il carisma di Don Bosco e incoraggiarli a continuare a svolgere la missione salesiana.
Ha anche aggiunto che vedere dal vivo gli Stati Uniti è stato per lui molto diverso dal solo leggerne la storia. Ha sottolineato la sua gioia nel rivedere don Ploch, con cui ha lavorato insieme nel Consiglio Generale nello scorso sessennio, e ha lodato il modo in cui don Zak ha guidato l’Ispettoria SUE da quando ne ha assunto la guida, cinque anni fa.
Don Á.F. Artime ha appena completato la sua visita di animazione all’Ispettoria degli Stati Uniti Ovest (SUO) in occasione del 125° anniversario di presenza salesiana (1897-2022) e sta avviando con la sua presenza anche il 125° anniversario di SUE (1898-2023). Per questo, nel suo discorso, il Rettor Maggiore ha voluto sottolineare un passaggio centrale, e cioè che tutte le celebrazioni della storia salesiana devono guardare alla ricca esperienza del passato e al contempo devono saper orientare verso un futuro promettente, per quanto i tempi possano essere cambiati rispetto agli anni passati.
“Le realtà cambiano, ma il carisma salesiano rimane lo stesso” ha affermato. Quindi, ha concluso annotando la grande ricchezza della diversità delle persone e della cultura degli Stati Uniti, e ha affermato che questa diversità è la strada da percorrere, sia per il Paese, sia per i Salesiani.
Don Mike Mendl, SDB