All'Udienza con Papa Francesco erano presenti sacerdoti, consacrate, seminaristi e fedeli laici, delegati sinodali e rappresentanti di parrocchie e associazioni, insieme al vescovo emerito, volontari e operatori della comunicazione, guidati dal vescovo monsignor Maurizio Malvestiti, che ha rivolto al Papa un saluto a nome di tutta la diocesi.
Nel corso dell’Udienza, il Santo Padre ha ricordato il legame “battesimale” con Lodi, affermando che con questa città c’è quasi una “parentela”, e ha raccontato quindi la sua esperienza personale.
“Come sapete, il prete che mi ha battezzato, padre Enrico Pozzoli, e che poi mi ha aiutato a entrare nella Compagnia e mi ha seguito tutta la vita, è figlio della vostra terra, nativo di Senna Lodigiana, nella “bassa”, vicino al Po – ha spiegato Papa Francesco - Attratto dal carisma di Don Bosco, partì da giovane per Torino e, diventato Salesiano, fu subito inviato in Argentina, dove rimase per tutta la vita. Divenne amico dei miei genitori e li aiutò anche ad accettare la mia chiamata al sacerdozio. Sono stato contento quando un vostro bravo conterraneo, che è qui presente, ha raccolto documenti e notizie su di lui e ha scritto la sua biografia. L’ho avuta subito, naturalmente, ma oggi la ricevo in forma, per così dire, ufficiale e con emozione, perché me la portate voi, amici di Senna Lodigiana, compaesani di don Pozzoli, che è stato un vero salesiano! Un uomo saggio, buono, lavoratore; un apostolo del confessionale - non si stancava di confessare -, misericordioso, capace di ascoltare e di dare buoni consigli. Grazie di cuore! Ecco perché dico che siamo un po’ parenti, ma non per via di sangue, no, il filo che ci unisce è ben più forte e sacro perché è quello del Battesimo”, ha aggiunto il Santo Padre.
Durante il suo discorso, non ha mancato di ricordare la vicinanza della Chiesa ai migranti e il dramma della pandemia, Papa Francesco si è soffermato anche su un altro importante aspetto, quello dell’evangelizzazione. Ricordando ancora don Pozzoli, il Santo Padre ha affermato che: “l’evangelizzazione si fa essenzialmente con la santità della vita, testimoniando l’amore nei fatti e nella verità” e che, di fronte a un mondo che cambia “c’è bisogno di cercare nuove strade, nuovi metodi, nuovi linguaggi, ma la via maestra – osserva – rimane la stessa: quella della testimonianza, di una vita plasmata dal Vangelo".
Il Papa ha concluso poi esortando la comunità lodigiana "a continuare il cammino, fedeli alle radici e aperti al mondo, con la saggezza e la pazienza dei contadini e la creatività degli artigiani; impegnati nella cura dei poveri e nella cura della terra che Dio ci ha affidato".
Fonte: Vatican News