A dare l’abbrivio al progetto è stata una ricerca condotta nel dicembre 2021 dall’Ufficio Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese) dell’Ispettoria ARS, in cui sono state consultate tutte le opere in merito alle attività che svolgevano e a quelle che desideravano sviluppare. Tutte le case salesiane sono state quindi invitate a partecipare a una fase preliminare di diagnosi e pianificazione durata tre mesi, durante la quale hanno ricevuto la consulenza di un esperto ambientale.
Le attività di questo progetto sono principalmente legate alla gestione differenziata dei rifiuti, al compostaggio e al giardinaggio, alla comunicazione e al lavoro in rete, nonché alla promozione di buone pratiche ambientali e al miglioramento dei sistemi interni di gestione ambientale. Anche la formazione su questi temi sarà una componente molto importante del progetto, poiché durante la ricerca del dicembre scorso essa era stata individuata come uno dei punti deboli su cui lavorare.
Il progetto verrà messo in atto praticamente in otto case salesiane, tra il 2022 e il 2024, ma è destinato a durare e a crescere grazie al rafforzamento e al consolidamento delle équipe ambientali locali. È stato previsto che avrà un impatto diretto su più di 5.000 ragazzi, ragazze e giovani e un impatto indiretto su insegnanti e personale del sito, oltre che su più di 400.000 persone (famiglie e comunità locali). Inoltre, darà un importante contributo alla sensibilizzazione, alla riflessione e alla conoscenza delle tematiche ambientali a livello ispettoriale.
Le comunità beneficiarie del progetto sono: “San Francesco de Sales” di Almagro, (Buenos Aires); “Juan Segundo Fernández” (San Isidro), “Santa Catalina” (Constitución), “Oratorio Centenario” (Avellaneda), “Nuestra Señora de los Remedios” di Parque Avellaneda (Buenos Aires), l’Istituto “Don Bosco” e il Centro Giovanile Salesiano (Victorica), la cappella “San Cayetano” (Trelew) e la comunità “Coudouy” della parrocchia “San Cayetano” (Bariloche).
Fonte: Don Bosco Sur