Il suo episcopato si caratterizzò per un grande zelo pastorale per sovvenire una situazione sociale e religiosa segnata da grande povertà e abbandono in una diocesi, quella di Bova, piccola e tra le più povere d’Italia. Scelse come motto episcopale “Caritas Christi urget nos” e nel suo primo discorso alla diocesi raccomandò “col cuore del beato don Bosco a quanti possono cooperare, l’opera santa dell’insegnamento religioso e degli oratori festivi”. Una dura realtà quella della diocesi calabrese; ma lui non si scoraggiò e dopo aver chiesto l’aiuto di alcune congregazioni religiose ne fonda una con l’indole missionaria e dedita alla evangelizzazione e promozione umana dei più poveri: le Salesiane Oblate del Sacro Cuore.
La sua improvvisa scomparsa il 22 luglio 1972 avvenne proprio in Calabria, la terra che aveva visto il suo ministero episcopale e la fondazione delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore. Tale ricongiungimento fu segno visibile di compiacenza divina alla sua martoriata esistenza; premio inatteso a un trentennale Calvario; promessa di sicuro sviluppo a un’opera cresciuta nel silenzio e nel dolore. Una volta di più la Provvidenza scriveva dritto su righe traverse. Inimicizie, incomprensioni e condanne finivano in un modesto ritorno, che aveva il significato di finale vittoria e di esaltazione di un’opera, sbocciata nell’Anno Santo straordinario della Redenzione (1933) e cresciuta all’ombra della Croce.
La testimonianza del vescovo salesiano è di grande attualità perché invita a perseverare anche nelle ore più dure della vita; a valorizzare anche le “briciole” delle piccole occasioni nella quotidianità della vita; a dedicare tempo ed energie all’educazione delle nuove generazioni attraverso le scuole e gli oratori; a formarsi come cristiani impegnati nella vita ecclesiale e sociale con spirito di sacrificio, con gratuità, diventando costruttori di comunione fraterna. Anche oggi tante persone guardano a Mons. Giuseppe Cognata come intercessore ed esempio di fortezza evangelica nelle ore difficili della vita, accogliendo il suo magistero di vita: “Illumina di fede tutto quello che fai e che ti capita e tutte le persone con cui tratti: tutto e tutti nella luce e nell’amore di Gesù!”.
Diversi gli eventi programmati per tale ricorrenza: il 22 luglio, nel 50° del transito del Servo di Dio, a Pellaro di Reggio Calabria nella chiesa Santa Maria del Lume si terrà la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale. Seguirà una serata di danza e musica. Il 23 luglio verrà presentato il musical “La Santità della dolcezza” del Charmonie Vocal Group di Tivoli. Il 24 luglio a Bova alle ore 10,00 sarà benedetta la via intitolata a Mons. Cognata e alle ore 11,00 si terrà nella Concattedrale Maria SS. dell’Isodia la Solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova Mons. Fortunato Morrone.