I luoghi dell’infanzia di Don Bosco visitati dai novizi non sono stati un semplice sfondo, ma l’occasione per immergersi ulteriormente nella storia e nella vita della Congregazione a cui questi giovani provenienti da tutta Europa stanno imparando ad appassionarsi. Tale ritrovo ha permesso anche di mescolare lingue e culture molto diverse tra loro, ricordando così che il carisma salesiano è partito dai Becchi per arrivare a toccare tutti i Paesi del mondo in maniera sempre originale, animato tuttavia dal medesimo amore per Gesù, Maria Santissima e i ragazzi.
Il gruppo si è spostato poi a Torino dove ha visitato l’opera “Michele Rua” di Torino, e ha potuto ascoltare la testimonianza del Direttore, don Stefano Mondin, e di alcuni collaboratori e dipendenti coinvolti nel progetto pastorale. In questa occasione è parso evidente come la corresponsabilità e la sinodalità di tutti i gruppi salesiani, consacrati e laici, sia fondamentale per una piena realizzazione della missione, che è sempre più arricchita dalla presenza attiva di diverse vocazioni.
La conclusione perfetta di questi giorni davvero toccati dalla grazia è stata la partecipazione alle celebrazioni per Maria Ausiliatrice a Valdocco. I numerosi servizi svolti dai novizi hanno permesso di sperimentare la fede e l’amore dei pellegrini per la patrona della Congregazione e vivere l’emozione unica di quella preghiera devota che fin dai tempi del primo Oratorio ha guadagnato prodigiose grazie per Don Bosco e i suoi figli.
Uno dei doni più grandi è stato l’incontro con il Rettor Maggiore, che ha risposto con famigliarità e confidenza alle domande poste dai novizi, attingendo alle sue visite nelle diverse opere salesiane sparse in tutto il mondo e alla sua particolare esperienza di vita, donando loro importanti spunti di riflessione sul loro futuro da consacrati all’interno di una Congregazione sempre più internazionale e coinvolta nella missione.
A sintetizzare il messaggio del Rettor Maggiore rimarranno impresse nella memoria dei novizi quelle parole che Don Ángel Fernández Artime ha rivolto loro all’inizio dell’incontro: “Siate salesiani generosi, che donano tutto per i giovani, stanchi, ma col cuore pieno!”.