Grande e festosa è stata la partecipazione dell’assemblea alla Messa, presieduta dal Rettor Maggiore e concelebrata anche da don Roland Mintsa, Superiore della Visitatoria “Nostra Signora d’Africa” dell’Africa Tropicale Equatoriale (ATE), e già parroco della chiesa salesiana a Bata.
Sin dall’apertura della Messa Don Á.F. Artime ha manifestato la sua contentezza di essere in Guinea Equatoriale, in una comunità viva e vivace, ricca del più grande tesoro salesiano: i giovani. Quindi, ha spiegato il senso della sua visita, con queste parole: “La realtà africana è molto presente nel mio cuore e voglio essere vicino ai confratelli, ai giovani e alla Famiglia Salesiana che portano avanti il carisma di Don Bosco in questa bellissima terra africana, tra tanti sacrifici e affrontando molte sfide e difficoltà”.
Per questo, anche dopo la celebrazione, il Rettor Maggiore ha dedicato il suo tempo a dialogare con i bambini, i ragazzi e i giovani, a scherzare con loro e a incoraggiarli come un nuovo Don Bosco, e si è prestato alle loro molte richieste di foto.
La giornata è poi proseguita con un incontro cordiale con il vescovo della diocesi di Bata, mons. Juan Matogo Oyana, durante il quale i due hanno dialogato a tutto campo sulla realtà civile, ecclesiale e salesiana del luogo.
Nella giornata di oggi, lunedì 28 marzo, il Rettor Maggiore ha salutato gli allievi della vasta scuola salesiana di Bata e ha visitato le strutture dell’opera. Quindi, ha iniziato il trasferimento verso l’isola di Malabo, la capitale del Paese, terza e ultima tappa del suo viaggio in Guinea Equatoriale.
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