RMG – Accanto ai profughi ucraini: sui confini del Paese, e da tutto il mondo

11 Marzo 2022

(ANS – Roma) – Al confine tra Ucraina e Polonia una lunga fila di profughi attende il proprio turno per poter dire di essersi lasciata la guerra alle spalle. “Fa freddo, ed è dura qui, per le mamme e i bambini, che sono la maggior parte” racconta don Andrzej Król, Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria di Polonia-Cracovia (PLS), che ha varcato il confine in senso opposto per aiutare e accompagnare i rifugiati ucraini in questa delicata fase. “I più non sanno dove andare, vanno verso l’ignoto e sanno solo che superato il confine polacco ci sono delle scuole dove poter passare la prima notte… Noi proviamo a far divertire i bambini, a farli sorridere e offrire loro piccole cose. Penso sia importante in questo momento” prosegue il salesiano.

“Fortunatamente vedo anche piccoli gesti di amorevolezza: gente che porta zuppe calde, panini, caffè o tè e li distribuiscono alle persone, che ne sono molto grate, e vedi la gioia nei loro occhi, nonostante la situazione tragica” afferma ancora.

Don Król è uno dei tanti salesiani impegnati direttamente sul campo in quest’emergenza. Per aiutare lui – e tanti altri salesiani, giovani, volontari e religiosi della Famiglia Salesiana come lui – a fare quello che sta facendo, si sta muovendo tutta la Congregazione.

Da ieri un altro salesiano polacco, don Krzysztof Grzendziński, Economo dell’Ispettoria di Polonia-Varsavia, è incaricato di supervisionare l’implementazione delle attività, dei servizi e dei programmi sul campo su tutto il territorio direttamente coinvolto: non solo in Ucraina, ma anche in Slovacchia, nelle quattro Ispettorie della Polonia e in alcune altre Ispettorie nelle immediate vicinanze dell’Ucraina fortemente toccate dalla fuga di massa di civili.

Con un’équipe di altri salesiani e personale incaricato, don Grzendziński aiuterà a rendere sempre più efficiente la fase terminale della grande opera di soccorso attualmente in atto.

Un’opera che prosegue giorno e notte. Per citare gli aggiornamenti più recenti:

La Procura “Missão Dom Bosco” del Portogallo ha già inviato una prima tranche di aiuti, mentre prosegue la sua raccolta fondi, replicata a livello locale dai salesiani di varie opere che sono alla ricerca di beni e generi di primo soccorso.

L’ONG salesiana spagnola “Bosco Global”, afferente all’Ispettoria di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX) ha avviato anch’essa una sua campagna a favore dei profughi ucraini e nei prossimi giorni ha già previsto una prima cospicua elargizione. Nel frattempo, varie opere di tutta l’Ispettoria stanno conducendo momenti di riflessione, preghiera, e sensibilizzazione alla pace. Singolare è stata la proposta del Club Sportivo salesiano di Merida, che donerà un euro per ogni punto segnato nei prossimi due turni dalla sua squadra di basket, e due euro per ogni punto segnato dalla squadra di pallamano.

Anche l’Ispettore di Brasile-Campo Grande, don Joao Carlos, ha reso noto che la sua Ispettoria partecipa alla gara internazionale di solidarietà con una donazione e l’offerta di preghiere.

E tutta l’Italia salesiana continua con le rispettive iniziative: ad esempio, l’Ispettoria del Nord Est (INE) ha lanciato un nuovo appello per la raccolta di medicinali e chiede disponibilità per sostenere la casa salesiana di Chişinău che sta accogliendo profughi

dall’Ucraina; mentre la Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP) ha già inviato alla Visitatoria dell’Ucraina greco cattolica un’ingente somma per far fronte alle prime necessità, ha raccolto la disponibilità di ben 85 famiglie e diverse comunità ad accogliere profughi, e rinnova l’appello a fare ricorso anche alle “potenti armi” della preghiera e del digiuno.

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