“Purtroppo, la situazione continua ad essere tragica. Prepariamoci a tempi ancora più duri. Non sappiamo quanto a lungo continuerà questa guerra, e allora dobbiamo essere pronti per un periodo anche lungo” ha comunicato don Mykhayl Chaban, Superiore della Visitatoria “Maria Ausiliatrice” dell’Ucraina di rito greco cattolico (UKR).
“Carissimi confratelli… Ci sono tante vittime tra i soldati, ma anche tra la gente civile. Il mondo intero attende decisioni immediate per fermare l’aggressore. In tutta Ucraina c’è pericolo di bombardamenti. Oggi soffre molto la nostra capitale, Kiev, e anche le zone che confinano con la Russia. La gente sta scappando dalle proprie case” aggiunge don Chaban.
I Salesiani sono presenti nelle diverse grandi città del Paese: Kiev, Leopoli, Zhytomyr, Dnipro, Odessa, così come a Korostyshiv, Peremyshlany e Bibrka, e restano vicini alla popolazione fino all’ultimo momento, cercando di essere quelli che danno la speranza alla popolazione disillusa.
Quello a cui salesiani stanno già lavorando e per cui cercano sostegno riguarda:
- la sistemazione di un rifugio per proteggere almeno i bambini e ragazzi delle scuole statali, e anche tutta la gente che avrà di bisogno.
- il cibo e l’alloggio per le persone che verranno accolte (alimenti, letti, materassi, coperte…)
Attualmente i salesiani stanno già accogliendo circa un centinaio di minori nei loro rifugi, dando la priorità ai bambini degli orfanatrofi, e si prevede possano ospitarne altre centinaia a Leopoli con l’arrivo dei primi profughi dall’est del Paese.
“Carissimi confratelli vi chiedo anzitutto di pregare per l’Ucraina e anche di essere accoglienti se arriveranno profughi nel vostro Paese. Vi ringrazio per ogni vostro aiuto e sostegno” conclude don Chaban.
Da parte sua, don Marcin Kaznowski, Superiore dell’Ispettoria “San Giacinto” di Polonia-Cracovia (PLS), che pure conta delle opere in Ucraina, ha comunicato: “Lo scoppio della guerra in Ucraina è un grande dramma che ha colpito la società locale e tutta l’Europa. I nostri confratelli salesiani sono tra coloro la cui vita è a rischio. I confratelli sono consapevoli dei pericoli che ci possono essere, ma sono sereni e fiduciosi nella provvidenza di Dio. Tutti mi hanno informato di essere pronti a rimanere lì per accompagnare i loro fedeli e i giovani a loro affidati in questo momento difficile”.
L’invito che don Kaznowski rivolge a tutta la Famiglia Salesiana è quello di pregare “per la pace in questo Paese e per la grazia del pentimento per coloro che si stanno facendo padroni della vita e della morte degli altri”; e conclude affidando la popolazione ucraina a Maria Ausiliatrice.