Sempre nella giornata di sabato è stata celebrata una Messa in suo suffragio nel santuario della “Gratitudine Nazionale” di Santiago del Cile; la sede definitiva delle spoglie del presule sarà la cripta dei vescovi della Cattedrale di Punta Arenas.
Il salesiano è stato pastore della Chiesa di Punta Arenas per 32 anni, dal 1974 al 2006. Venne ordinato vescovo dal cardinale Raúl Silva Henríquez, anch’egli salesiano, al quale lo legava una profonda amicizia.
Del suo prolifico servizio episcopale risaltano la sua speciale sensibilità e il suo lavoro per i Diritti Umani e la realtà dei migranti, dei rifugiati e degli esuli. L’importanza del suo lavoro in ambito sociale e pastorale gli ha fatto guadagnare molti premi e riconoscimenti, come ad esempio:
– La Medaglia del Bicentenario conferita dal Senato della Repubblica, nel 2011, per il suo impegno per il rispetto dei Diritti Umani.
– L’omaggio del 2009 per il suo contributo agli sforzi di pace nel conflitto del 1978 tra Cile e Argentina.
– Il Premio per la pace “Giovanni XXIII” assegnato dalla Diocesi di Punta Arenas nel 2008.
– L’onorificenza “Cardinale Raúl Silva Henríquez” del 2007, a riconoscimento della sua dedizione agli ideali contenuti nella Dichiarazione di Principi dell’Università Cattolica “Silva Henríquez”.
Nato a Santiago il 20 aprile 1935, figlio di Osvaldo González Araya e Marta Morales Bascuñán, il compianto vescovo era entrato nella Congregazione Salesiana nel 1951, aveva emesso i primi voti il 31 gennaio 1952 ed era stato ordinato sacerdote a Torino l’11 febbraio 1963, dal cardinale Maurilio Fossati.
Nel 2013, in occasione dei 50 anni di sacerdozio, aveva commentato: “Mi sento molto vicino a Cristo, che mi ha invitato a pescare, a gettare le reti al largo, soprattutto oggi, che è ciò di cui c'è sempre bisogno. Senza dubbio, un segno di questo invito del Signore è che sono stato nominato vescovo molto giovane, a 37 anni, il che mi ha permesso di essere pastore di una diocesi per molto tempo”.
Prima di essere nominato vescovo da Papa Paolo VI, per l’Ispettoria cilena aveva svolto gli incarichi di Direttore del Seminario di Lo Cañas, Maestro dei Novizi, professore all’Università Cattolica del Cile e di Vicario Ispettoriale, ed era stato anche Vicario episcopale per le Religiose nella diocesi di Santiago.
Prese possesso della diocesi di Punta Arenas nel 1974, succedendo a mons. Vladimiro Boric, morto l’anno precedente. Ha partecipato alle Visite ad limina dei presuli del Cile nel 1979, 1984, 1989, 1994 e 2002. Ha celebrato il I Sinodo di Punta Arenas nel 1979; ha partecipato alla III Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano, svoltasi a Puebla, nel 1979, e al Sinodo dei Vescovi del 1983 a Roma. Ha, inoltre, ricoperto vari incarichi nella Conferenza Episcopale del Cile.
Dal 2006 e per diversi anni, nonostante alcuni problemi fisici, ha mantenuto un intenso servizio di sostegno pastorale alle comunità parrocchiali di Renca e Conchalí, oltre a conferenze, discorsi e colloqui a cui offrì il contributo in qualità di pastore e in virtù della sua esperienza di Dottore in Teologia Morale.
Nel 2015, in occasione della celebrazione del suo 80° compleanno, mons. González Morales affermò: “Il Signore è stato molto generoso con me. Mi ha fatto vivere momenti, direi, di resurrezione, perché mi sono sempre, fin da molto giovane, trovato in situazioni difficili nella mia vita di religioso salesiano, di vescovo, nel mio lavoro, per esempio, con i fratelli esiliati...”.
“La resurrezione del Signore l’ho sperimentata direttamente nel desiderio di speranza di tante persone...”.
“Ho sempre trovato molto utile la vicinanza al Cardinale Silva e la sua spiritualità, sentire il Signore risorto così vicino a me da poterlo rendere parte della mia vita”.
La Famiglia Salesiana del Cile prega per il suo eterno riposo.