“Joe”, come era più noto, era nato da Salvatore Casti e Concetta Tocco a Borbona (Rieti), Italia, il 28 settembre 1931. La sua famiglia era originaria della Sardegna. Suo fratello gemello Francesco è anche lui un salesiano dell’Ispettoria ICC.
Fece il noviziato a Varazze, emise la prima professione nella Congregazione Salesiana il 16 agosto 1948 a Varazze (all’epoca Ispettoria Italia - Ligure Toscana) e la professione perpetua il 16 agosto 1954. Fece il postnoviziato a San Callisto, Roma (1948-1951) e gli studi teologici a Torino, alla Crocetta (1954-1958). È stato ordinato a Torino il 1° gennaio 1958.
Subito dopo l’ordinazione, nel 1958, lo troviamo come catechista e prefetto degli studi a Panjim, nella Goa portoghese, ed era ancora lì durante l’azione militare indiana nel dicembre 1961. Nel 1965-1966 è stato viceparroco a Valpoi, Goa, nel 1966-1968 catechista a Yercaud – nel Sud dell’India.
Dal 1968 al 1974 è stato Direttore della casa di Panjim, Goa. Dal 1973 al 1979 è stato Vicario ispettoriale della ispettoria INB, nel 1973-1974 e di nuovo nel 1976-1978. Fu direttore dell’aspirantato di Lonavla dal 1975 al 1978. I ragazzi erano innamorati del loro nuovo direttore, che veniva ritenuto una “cintura nera” di Judo.
Fu probabilmente a Lonavla che don Joe fece la conoscenza di Tony De Mello, SJ, il cui “Istituto Sadhana” era proprio dall’altra parte del piccolo paesino, dove si trova ancora. Fece un lungo corso di formazione con il grande maestro gesuita, e divenne non solo discepolo ma anche amico. Diceva che Tony lo aveva liberato: non era più don Giuseppe Casti, era semplicemente Joe. Ma Joe era davvero un uomo libero: prendeva da Tony ciò che voleva, ma rimase sempre profondamente cattolico e salesiano.
Fu delegato dell’Ispettoria al Capitolo Generale Speciale 20° (1971) e al CG21 (1977).
Negli anni 1974-1975, nell’incredibile spazio di un anno, Joe fece un Dottorato in Teologia (missiologia) all’Università Urbaniana di Roma, mentre risiedeva all’opera “San Tarcisio” a Roma. Il titolo della tesi era “La missione dell’Assam, dall’arrivo dei padri salesiani alla sua elevazione a diocesi: 1922-1934”.
Dal 1978 al 1991 fu Maestro dei Novizi a Nashik (INB). Sapeva rispettare, “pazientare”, e toccare i cuori. I suoi novizi, quando venivano a Roma, volevano sempre salutarlo con affetto.
Nel 1991 Joe si è trasferito alla Casa Ispettoriale, Matunga, a Mumbai. Era Direttore dal 1991 al 1996, con il compito di accompagnare l’ormai anziano don Aurelio Maschio, Procuratore e patriarca dell’Ispettoria di Mumbai. Ha assicurato una transizione serena quando don Maschio morì nel settembre 1996.
Dopo la morte di don Maschio, don Casti assunse l’incarico di Procuratore e Rettore del Santuario della Madonna di Don Bosco, Matunga - Mumbai, nel 1996, e rimase in questo incarico fino al 2002. Durante questo periodo, sicuramente non facile per lui, ha sofferto di un grave ictus cerebrale che ne peggiorò notevolmente la salute. Nel 2002 scelse di tornare nella sua Ispettoria d’Italia - Ligure Toscana (ILT).
Nella ILT, fu nominato direttore della Spezia - Canaletto, incarico che tenne solo per un anno (2002-2003). Dal 2003 al 2011 è stato a Firenze - Scandicci, e dal 2011 al 2013 a Varazze. Da lì è andato a Genova - Sampierdarena per un anno (2013-2014), poi a Firenze (2014-2017), e infine all’infermeria “Beato Artemide Zatti” a Roma.
“Don Joe Casti era una incarnazione della bontà e gentilezza di San Francesco di Sales, una bontà vissuta con allegria e buon umore. Sarà ricordato con molto affetto, come un grande figlio di Don Bosco che ha toccato la vita di molti” ha detto in conclusione don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione.