Questo insediamento segna pertanto anche il cambio di Ispettoria della comunità di Castel Gandolfo, perché dopo molti anni di cura pastorale da parte Circoscrizione Italia Centrale (ICC), e precedentemente dell’Ispettoria Romana (IRO), la comunità con tutte le sue attività pastorali è passata direttamente sotto il coordinamento delle comunità RMG, per permetter una maggiore e migliore organizzazione di tutte le case che svolgono la loro attività con la Santa Sede: la comunità del Vaticano, la comunità delle catacombe di San Callisto ed ora anche la parrocchia pontificia di Castelgandolfo.
L’atto dell’insediamento si è svolto durante nella Chiesa Pontificia “San Tommaso da Villanova” a Castel Gandolfo, presieduto come detto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e accompagnato da diversi altri salesiani, tra cui il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, il Superiore della Circoscrizione Italia Centrale (ICC) don Stefano Aspettati, il Direttore della Comunità della Sede Centrale Salesiana, don Jean-Claude Ngoy Wa Kayumba, e altri religiosi delle comunità salesiane.
Prossimamente è previsto l’ingresso di don Rosmuz anche come parroco della parrocchia pontificia di Castel Gandolfo.
Don Tadeusz Rozmus è presente in Italia dal 2006 quando, dopo il suo sessennio come Ispettore di Cracovia (PLS), venne chiamato a Roma dall’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, come Direttore dell’opera salesiana di San Callisto. Successivamente è stato Direttore dell’opera di Perugia e per alcuni anni ha lavorato anche nella Congregazione vaticana per il Clero. Il CG27 lo ha eletto come membro del Consiglio Generale responsabile per la Regione Europa Centro e Nord (2014-2020).
Nell’occasione il Rettor Maggiore ha speso delle parole di ringraziamento anche verso il Direttore uscente, don Enzo Policari, sottolineandone la sua grande generosità ed esperienza come Direttore e Parroco delle comunità salesiane – Roma-Don Bosco, Roma-Borgo Ragazzi Don Bosco, Roma-Sacro Cuore, Civitavecchia e infine Castel Gandolfo – e verso don Aspettati e verso tutti i salesiani che in questi anni hanno lavorato con grande dedizione al servizio di questa parrocchia pontifica.
La celebrazione è stata completata da un momento di condivisione e fraternità.