Secondo l’Annuario dell’Australia Cattolica 2015 nel paese ci sono 1653 scuole cattoliche, con 402.584 studenti delle scuole elementari, 333.104 studenti delle scuole secondarie e più di 68.000 studenti che frequentano istituti universitari o scuole speciali. A causa della composizione multi-culturale e multi-religiosa della popolazione studentesca, l’educazione alla fede diventa parte dell’identità cattolica di ciascun istituto educativo. E a fronte dei numeri drasticamente in calo dei religiosi e dei sacerdoti, e alla rapida crescita nel numero dei laici impegnati nella missione educativa, la Conferenza di Perth si è focalizzata proprio sulla sfida dell’educazione alla fede.
Nel suo intervento l’arcivescovo salesiano ha specificato come educare alla fede nell’attuale contesto sociale significa non tanto insegnare un insieme di valori o dogmi, quanto portare alla conoscenza e all’incontro con Gesù. “Non si tratta tanto di chiederci ‘Io credo in Dio?’, ma di domandarci (…) ‘Ho fiducia in Dio? Credo che Dio è come ce lo ha presentato Gesù? Che c’è una Divina Provvidenza al lavoro nella mia vita?’”. Mons. Costelloe poi ha citato quanto affermato da Papa Francesco al Congresso Mondiale sull’Educazione Cattolica (novembre 2015). “Per me, la crisi più grande dell’educazione, nella prospettiva cristiana, è questa chiusura alla trascendenza”.
Tra gli altri relatori intervenuti alla conferenza c’è stato anche il cardinale salesiano Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa.
Il testo completo dell’intervento di mons. Costelloe è disponibile sul sito dell’arcidiocesi di Perth.