Sulla base dell'esperienza maturata nelle diverse realtà della Congregazione nel corso degli anni, il Rettor Maggiore già tre anni fa aveva nominato un “Coordinatore della risposta in situazione d’emergenza”, nella persona del Coordinatore delle Procure Missionarie della Congregazione. Egli ha così promosso, nello scorso 25 marzo, una video-conferenza alla quale hanno preso parte 47 persone, salesiani e laici, provenienti da tutte le Regioni della Congregazione e dalla Sede Centrale Salesiana.
Oltre alla condivisione di informazioni e buone pratiche, è stato deciso di portare avanti diverse linee d’azione: fare una mappa delle persone bisognose che le realtà salesiane possono raggiungere in questo momento, individuando ciò di cui hanno bisogno; valutare le risorse disponibili per le esigenze delle singole Circoscrizioni (Ispettorie/Visitatorie); condividere le migliori pratiche adottate; realizzare un lavoro di advocacy tramite le presenze salesiane all’ONU e presso l’Unione Europea; sviluppare campagne di raccolta fondi, in maniera ordinata e coordinata; monitorare e accompagnare la distribuzione delle risorse - sia a livello bilaterale, che internazionale.
L’équipe di risposta all’emergenza, promossa dal Settore per le Missioni e sostenuta dall’Economato Generale, ha sviluppato gli strumenti operativi per dare seguito a queste linee d’azione (protocolli per la richiesta/offerta di aiuti, materiali per l’informazione e la rendicontazione…). Tali strumenti sono stati condivisi con le 90 Circoscrizioni della Congregazione e già adesso si può registrare un flusso regolare di informazioni e la condivisione di materiali e risorse, anche approfittando dell’indirizzo email appositamente creato per l’occasione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tra le numerose risposte già pervenute, è possibile segnalare:
In India i salesiani stanno aumentando i loro sforzi per salvare vite umane e prevenire COVID-19 attraverso ben cinque progetti; e inoltre, stanno collaborando con il governo per adattare un istituto di educazione superiore, con i suoi convitti, come ospedale per la cura dei malati da COVID-19; e al tempo stesso l’ONG salesiana svizzera “Don Bosco JugendHilfe WeltWeit” sostiene i progetti salesiani nelle Ispettorie di Bangalore, Chennai, Hyderabad e Tiruchy con un totale di circa 80mila Euro.
E mentre in Croazia molti giovani del Movimento Giovanile Salesiano si adoperano come volontari nelle iniziative della Croce Rossa e delle Caritas per portare aiuto ai senzatetto, nell’Ispettoria dell’Africa Occidentale Anglofona (AFW), forti dell’esperienza vissuta durante l’epidemia di Ebola, i salesiani hanno già predisposto strumenti per l’igiene in tutte le loro opere e avviato campagne informative (via web, radio, pannelli illustrativi, volantini...) per favorire la prevenzione dei contagi.
Infine, la presenza salesiana presso l’ONU si sta adoperando, insieme a numerose altre organizzazioni della società civile, a premere sugli Stati Membri per l’adozione di misure globali per il sostegno allo sviluppo in tutto il mondo.
“Si tratta di un’operazione inter-ispettoriale e internazionale, a beneficio di tutta l’umanità, in particolare dei più deboli: i lavoratori migranti che sono rimasti bloccati nei luoghi di lavoro, i senzatetto, i disoccupati, gli anziani, i mendicanti… Don Bosco è in marcia e la solidarietà è sempre viva. Diffondiamo la speranza” afferma don Menamparampil.
Nei prossimi giorni Don Á.F. Artime rilancerà l’iniziativa del DBN attraverso un breve video.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.donbosconetwork.org