Il Bollettino Salesiano si distingue tra le grandi opere legate a Don Bosco nel campo della buona stampa, perché continua ancora oggi con la sua missione ed è una rivista pubblicata in oltre 130 Paesi del mondo. Don Bosco, attraverso le sue pagine, voleva diffondere tutto il bene che i Salesiani stavano facendo nelle nazioni che avevano raggiunto come missionari.
Oggi la grande sfida è fare del Bollettino Salesiano un veicolo di comunicazione con il linguaggio digitale. In questo senso, ad agosto il Bollettino Salesiano del Brasile ha inaugurato il suo nuovo portale, ora accessibile anche attraverso le diverse piattaforme digitali. È stato fatto un grande investimento per rendere possibile tutto ciò. E, secondo il Rettor Maggiore, sarebbe stato un grosso errore non farlo.
Certo, il lavoro di aggiornamento continuerà, perché bisogna sempre essere “con Don Bosco e con i tempi”. Il Rettor Maggiore dice che dobbiamo essere aperti ai “mezzi e alle tecnologie che ci vengono offerti”. Ci apriamo a questo mondo che cambia a ritmi vertiginosi, per poter trasmettere e comunicare, come Don Bosco, il bene.
Ad agosto la Famiglia Salesiana commemora la nascita di questi due grandi santi: Don Bosco, il 16, e San Francesco di Sales, il 21. Alcuni secoli li separano, ma lo stesso ideale li unisce: l’amore per Dio e la diffusione del Regno di Dio e dei suoi valori attraverso la stampa. Erano anche grandi educatori della loro gente e, nel caso di Don Bosco, soprattutto dei giovani. Seppero leggere i segni dei tempi e vissero quei tempi con grande coraggio, determinazione, sacrificio e speranza. Don Bosco disse che “l’educazione è cosa del cuore”. E per Francesco di Sales era “parlare da cuore a cuore”.
Don Bosco ai suoi tempi pubblicava sempre le storie dei missionari nel Bollettino Salesiano. E oggi i suoi Figli spirituali continuano questo lavoro e lo fanno coinvolgendo nella missione anche tanti giovani e ragazzi, perché percepiscano di poter contribuire a portare a tante persone che soffrono quell’amore di Dio che hanno conosciuto attraverso la spiritualità salesiana.
Di don Tarcizio Paulo Odelli, SDB