All’interno di un complesso neanche troppo grande, negli ultimi 20 anni si sono sviluppati molti servizi importanti per i giovani in difficoltà o a rischio: la “Casa Ragazzi” è un centro residenziale per minori in difficoltà (che ospita 62 studenti delle scuole elementari e superiori); un Centro di Formazione Professionale offre educazione tecnica e valoriale a 38 ragazzi; la “Casa Magone”, con il suo programma “After Care” offre una nuova opportunità ai giovani con precedenti penali; mentre il centro giovanile “Don Bosco” educa in maniera informale folle di ragazzi, provenienti da 4 municipalità che accolgono un totale di 15.000 cattolici.

Per i novizi, inoltre, la “Don Bosco Home” è un appuntamento apostolico settimanale, dove possono conoscere le basi della teologia della vita consacrata ed esplorare la vocazione del Salesiano Coadiutore, e in generale rappresenta il posto migliore per assaporare o confermare la vocazione salesiana nel servizio ai giovani poveri.

Ma la comunità salesiana del “Don Bosco Home” è anche ben consapevole che non sono i salesiani a salvare i giovani poveri, ma i giovani a salvare e coltivare la vocazione salesiana!

Essere assegnati a Liloan è ritenuto un privilegio dai salesiani filippini, che condividono pienamente il messaggio fondamentale della Strenna per il 2019 sulla santità per tutti. “Alcuni laici sono più santi di noi!” testimoniano alcuni di loro.

Anche tra gli allievi si manifestano modelli di santità quotidiana da prendere ad esempio; come quella la ragazza di 15 anni che si prende cura di tutta la famiglia poiché entrambi i genitori sono all’estero.

“La santità non si raggiunge da soli: andiamo in Cielo insieme ai nostri giovani. La santità salesiana ci sfida ad amare di più i nostri giovani, ad essere sempre più presenti tra loro – afferma don Václav Klement, Consigliere per la regione Asia Est-Oceania –. Sì, lo ripeto: non possiamo andare in Paradiso da soli. Come salesiani possiamo andarci solo con i nostri giovani”.

Fonte: AustraLasia

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