Che si tratti di fornire assistenza sociale, combattere il lavoro minorile o assistere e recuperare i bambini di strada, i bambini-soldato o le minorenni costrette a prostituirsi, i salesiani sono sempre in prima linea. Lavorando in più di 5.500 istituzioni, centrati sull’educazione.
“L’educazione è il nostro obiettivo primario, ma sappiamo che spesso c’è da lavorare molto più a fondo che limitarsi al semplice bisogno di accedere all’istruzione” ha commentato don Gus Baek, Responsabile di “Salesian Missions”.
Ecco alcuni esempi di ciò che fanno i salesiani in tutto il mondo per recupere i minori feriti e impedire che altri vengano aggrediti da sfruttamento, ingiustizie e violenze:
“Ciudad Don Bosco” di Medellin, Colombia, è uno dei più antichi e maggiori programmi di recupero per i bambini dell’America Latina. Il suo lungo processo di riabilitazione si concentra su tre elementi chiave: come imparare a fidarsi di nuovo di un adulto, avere speranza per il futuro e costruire relazioni sane con gli altri. Psicologi e insegnanti lavorano insieme ai giovani per dare loro gli strumenti per un futuro più luminoso. Dal suo inizio nel 1965, l’opera ha riscattato oltre 83.000 ragazzi e ragazze, minori di strada ed ex bambini-soldato.
A Monrovia, in Liberia, i salesiani forniscono educazione e sostegno a giovani studenti che altrimenti avrebbero limitate opportunità di migliorare la loro vita. La scuola “Maria Ausiliatrice” ha iniziato le sue attività nel 1993 e serve oltre 560 studenti, e prevede anche un programma di alimentazione che serve poco più di 100 di questi studenti, assicurando loro un pasto nutriente ogni giorno. Inoltre, attraverso le opere ad essa collegate, garantisce attività di doposcuola accesso alla formazione professionale e ai corsi accademici: tutte iniziative che permettano agli ex bambini-soldato e agli altri giovani bisognosi che la frequentano di sperimentare alcune delle gioie dell'infanzia.
I salesiani che lavorano a Ciudad Juárez, in Messico – in una realtà segnata dalla violenza del narcotraffico – animano diversi oratori che accolgono complessivamente più di 5.000 persone ogni settimana. Gli oratori salesiani sono oasi d’educazione: aprono alle 8:30 del mattino e chiudono la sera tardi, offrendo una serie di attività ininterrotte, sette giorni alla settimana, 365 giorni l’anno. La mattina si svolgono attività e laboratori per le madri mentre i bambini sono a scuola; nel pomeriggio, i genitori fanno una pausa mentre i bambini vengono intrattenuti e hanno la possibilità di imparare. Ci sono anche scuole sportive, sessioni di arti marziali per bambini e adulti, danza, laboratori di circo, di pittura e scrittura, lezioni di skateboard, parkour, free-climbing…
Situata nella capitale della Sierra Leone, Freetown, l’opera “Don Bosco Fambul” è una delle principali organizzazioni di assistenza all’infanzia del paese. È stata in prima linea nel sostegno agli orfani per l’Ebola, nel recuperare le giovanissime vittime della prostituzione, nel proteggere i giovani dalla pandemia di Covid-19 e nel riabilitare i bambini di strada e riunirli con le loro famiglie. L’opera collabora strettamente con unità di polizia, avvocati e agenzie di protezione dell’infanzia ed è stata più volte pubblicamente lodata per il suo impegno dalle massime autorità del Paese.
