Pochi giorni fa le scuole della Rete di Scuole Salesiane del Paraguay, ente che riunisce una ventina di istituti educativi nel paese, hanno aderito allo sciopero generale degli studenti “esprimendo solidarietà e condividendo le richieste degli studenti per un’educazione di qualità”. D’altra parte, sollecitano il governo a varare un Piano Educativo Nazionale di lungo periodo e un Piano d’Azione Sociale “che affronti le situazioni di maggiore vulnerabilità e povertà”.
A fronte di queste decisioni, il Presidente della Repubblica, on. Horacio Cartes, ha incontrato dei rappresentanti degli studenti, con i quali che ha firmato il documento che stabilisce i punti condivisi per migliorare la qualità dell’educazione nel paese. Con la firma del documento, sono finite le proteste e le occupazioni delle scuole.
Degna di nota è la presenza di una studentessa dell’istituto “Salesianito”, Salma Aguero, nel gruppo di studenti indipendenti che si sono riuniti con il Presidente nel Palazzo Presidenziale. L'incontro è arrivato dopo che le organizzazioni degli studenti delle scuole superiori (Fenae, Unepy e ONE) e studenti indipendenti erano riuscite a mettersi d'accordo con il nuovo Ministro dell’Educazione, Enrique Riera, al termine di 4 ore di colloqui presso la sede del Ministero dell’Educazione e della Cultura.
Tra le richieste c’è quella di dichiarare una “emergenza nazionale dell’educazione” per quanto riguarda le infrastrutture degli istituti scolastici di tutto il paese, che sono in condizioni critiche. Questa emergenza educativa imporrà uno sviluppo accelerato alla soluzione dei problemi.
“Dalla sana educazione dei giovani dipende la felicità delle nazioni” diceva Don Bosco. E questa è una realtà che i governi hanno dimenticato. Il messaggio di Don Bosco vale oggi come 200 anni fa.