Il sig. Randisi è tornato nella sua patria a metà del mese scorso, su invito del Sindaco di Puerto Deseado, Gustavo González, e proprio a motivo dell’omaggio che la cittadinanza ha voluto regalargli: una statua in metallo opera del fabbro e artigiano Aldo Soto, anche ideatore del progetto.
Anche la scelta della tempistica è stata ricca di significati: il sig. Randisi, un Figlio spirituale di Don Bosco che nei primi anni ‘80 è partito dalla prima terra delle missioni salesiane per andare ad evangelizzare un Paese straniero, è stato omaggiato nel mese di ottobre per celebrare in questo modo anche il Mese Missionario Straordinario indetto da Papa Francesco, pontefice argentino.
Al mattino del 15 ottobre, pertanto, il Comune di Puerto Deseado ha nominato Andrés Randisi, SDB, come “Ospite d’Onore”, e ha poi proceduto all’atto pubblico di svelamento della statua. “Andres Randisi, Maestro Salesiano – Seminiamo la speranza” è scritto sulla targa posta sul basamento della scultura, che è stata collocata presso la Piazza Ezequiel Ramos Mejía e che nella giornata seguente è stata dichiarata “di interesse culturale” dal Consiglio Municipale.
Durante la cerimonia sono intervenute diverse autorità e artisti locali, tra cui “La Banda de Juan”, la banda musicale fondata dal salesiano all’epoca in cui insegnava a Puerto Deseado. “Accetto questo omaggio come volontà di Dio e voglio ringraziare i cittadini di oggi e quelli che all’epoca erano ragazzi e che oggi sono uomini, che mi hanno salutato con i loro figli e nipoti… Tutto questo è molto emozionante per me. Provo a vivere le emozioni con serenità, ma ringrazio Dio e voi… Non posso far altro che ringraziare” ha manifestato il missionario nella circostanza.
Altre attività hanno segnato anche i successivi giorni di permanenza del sig. Randisi in Argentina: è stata organizzata un grande festival di musica e danze in suo onore; ha rilasciato diverse interviste per diffondere il carisma salesiano e ringraziare tutti i cittadini del comune; ha visitato gli allievi degli Istituti salesiani “San Giuseppe” e “Maria Ausiliatrice” per offrire loro una testimonianza missionaria; ha portato un saluto ad una casa di riposo per anziani; e infine ha partecipato ad una Messa e ad una cena di ringraziamento con tanti exallievi e amici dell’opera salesiana.
Prima di ripartire per l’Angola a servire altri giovani, è tornato anche a Entre Ríos, sua città natale, per salutare la madre 99enne.
“C’è un solo strumento che noi salesiani utilizziamo con i giovani, in tutto il mondo: è l’accompagnamento, in un’epoca per giunta dove nemmeno i genitori riescono più a farlo, vuoi per il lavoro, vuoi perché sono distratti. E non si tratta solo di comandare i ragazzi, senza ascoltarli, no! Accompagnarli significa aprire il cuore, parlare cuore a cuore con i ragazzi, per correggerli e aiutarli a crescere”: questo è stato il regalo che il sig. Randisi, Maestro Salesiano, ha lasciato infine a Puerto Deseado.