“Non sappiamo niente, non sappiamo dove si trovi e se è ancora vivo. Speriamo e preghiamo per lui” ha riferito all’agenzia Fides mons. Paul Hinder OFMCap, Vicario apostolico per l’Arabia meridionale.
Mentre lo Yemen continua ad essere sconvolto da violenze e attacchi militari – solo lunedì scorso, 14 marzo, almeno 107 persone sono morte a causa del bombardamento su un mercato affollato, compiuto dalla coalizione a guida saudita ad al Khamis, nella provincia di Hajjah – sulle reti sociali circolano diverse immagini di una lettera inviata via fax attribuita a sr Sally, la Missionaria della Carità direttrice della casa di Aden, scampata all’attacco di venerdì 4 marzo.
Nella lettera, che contiene numerose considerazioni sulla situazione di Aden e sulle reazioni delle suore all’attentato, si fa riferimento in varie circostanze anche a don Uzhunnalil.
A quanto si scrive, durante l’attacco sr Sally era andata a cercarlo per avvisarlo, ma egli si era già accorto da solo della situazione, avendo sentito le urla e, invece di cercare di fuggire, è corso nella cappella per consumare tutte le ostie consacrate lì presenti, per evitare che gli assalitori potessero compiere atti sacrileghi.
In un altro passo una suora ricorda come don Uzhunnalil ripetesse ogni giorno: “restiamo pronti per il martirio”.