Deceduto il 14 gennaio 2010 in Corea del Sud – dov’era tornato per farsi curare – condivise il suo amore per la gente di Tonj attraverso le sue doti di medico, educatore e musicista. Ha cambiato il volto di Tonj con il suo ottimismo e la contagiosa allegria e la sua eredità è ricordata da tutti.
Sabato scorso, 14 gennaio 2017, a Tonj la sua figura è stata commemorata con un’intera giornata celebrativa, cui hanno partecipato giovani, madri di famiglia, la banda giovanile musicale dell’opera e tanti bambini di strada.
Le attività sono iniziate con la processione dal dispensario medico della missione alla chiesa principale, dove ha avuto luogo la celebrazione eucaristica. Dopo la messa, la banda dell’opera ha marciato lungo le via di Tonj portando in processione l’immagine di don Lee.
Alle 13:00 locali nel campus della missione si sono radunati i ragazzi di strada di Tonj, che hanno potuto divertirsi con alcuni giochi appositamente pensati per loro e, dopo una buona merenda, con un torneo di calcio. Queste attività sono state molto gradite dai ragazzi di strada, che solitamente soffrono in primo luogo per la mancanza d’attenzione.
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“È possibile produrre dei cambiamenti positivi in loro se li si accetta per come sono, con amore e rispetto – raccontano i Salesiani delle missione. – Siamo stati molto impressionati dalle esperienze che ci hanno raccontato. Alle volta i nostri giudizi di condanna nei loro confronti peggiorano la situazione. Don Lee, che proveniva da una nazione sviluppata, fu in grado di accettarli così come erano. Era capace di adattarsi a qualsiasi situazione. Ringraziamo Dio per la sua presenza breve e preziosa nel nostro paese”.
La ricca giornata di eventi si è conclusa in serata con un momento di preghiera.