Osservando il video, pubblicato su un profilo denominato "Saleh Salem" e della durata di oltre 5 minuti, i Salesiani dell'Ispettoria di Bangalore, confratelli di don Tom Uzhunnalil, hanno osservato che sia il volto, sia la voce, corrispondono a quelle del salesiano rapito.
Nel video don Uzhunnalil si esprime con linguaggio lento ed esitante e, nella sua condizione di isolamento appare non consapevole dei numerosi sforzi che le autorità governative, la Chiesa tutta e le organizzazioni umanitarie stanno compiendo per la sua liberazione.
Un confratello della Ispettoria ha manifestato: "in ogni caso questo video costituisce un richiamo per le autorità del Governo e della Chiesa ad intensificare gli sforzi negoziali per la liberazione di don Tom. La preghiera è davvero potente. Se don Tom è ancora vivo lo dobbiamo alle preghiere di innumerevoli persone in tutto il mondo. Per favore, continuate a pregare per il benessere e la sicurezza di don Tom... e anche per la pace nel mondo, la fine delle persecuzioni religiose/culturali/sociali in qualsiasi paese e una maggiore giustizia, per ridurre al minimo la corruzione e garantire una distribuzione più umana delle risorse fra tutti gli esseri umani. Dobbiamo sospingere i nostri leader, mondiali, nazionali e regionali, a lavorare seriamente verso questi obiettivi".
La Congregazione Salesiana, rinnovata nella speranza di poter riabbracciare il proprio confratello don Tom Uzhunnalil, continua ad accompagnare gli sforzi per una positiva conclusione della vicenda ed invita nuovamente tutta la Famiglia Salesiana a pregare per invocare da Dio la liberazione del missionario indiano.
Video: https://youtu.be/sv8S6DkTDF8