Nella missione “Don Bosco Ngangi” di Goma, più di 3.500 famiglie sono già state accolte in un campo profughi allestito un anno fa sui campi da calcio del centro salesiano. “Ci sono più di 30.000 persone, soprattutto donne e bambini. A queste si sono aggiunte ora più di 2.000 persone che cercano un posto sicuro in questi tempi di incertezza”, aggiunge il missionario salesiano. Al Don Bosco Ngangi erano già stati preparati altri spazi per un eventuale arrivo di sfollati, e “migliaia di persone sono entrate e hanno occupato gli spazi sui campi da calcio e anche all’interno dell’edificio”, spiega.
Il Paese è stato colpito da oltre 30 anni di combattimenti che hanno coinvolto più di 120 gruppi ribelli in lotta per il controllo dei minerali. La Repubblica Democratica del Congo possiede l’80% delle riserve mondiali di coltan, elemento necessario per le batterie dei dispositivi elettrici e delle automobili. La popolazione locale, però, soffre di un continuo disastro umanitario, che si è aggravato alla fine del 2022 e che oggi lascia quasi sette milioni di persone sfollate e più di 25,4 milioni che hanno bisogno di aiuto per sopravvivere.
“Goma ora è chiusa. Non ci sono scuole, né negozi aperti... tutti sono in attesa di ciò che potrebbe accadere”, spiegano i salesiani presenti nella città.
Tra le tante organizzazioni e realtà salesiana che sostengono la missione salesiana a Goma c’è anche la Procura Missionaria salesiana “Misiones Salesianas” di Madrid, impegnata ad aiutare i salesiani a rispondere alle esigenze degli sfollati e a permettere ai bambini e ai giovani di continuare la loro educazione. “Abbiamo inviato 170.000 euro per distribuire cibo ai più vulnerabili, in particolare a molte madri con bambini a carico: la Repubblica Democratica del Congo è un Paese in cui più di 2,8 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta”, ha spiegato Luis Manuel Moral, Direttore di “Misiones Salesianas”.
Grazie al sostegno della Procura Missionaria salesiana di Madrid, i salesiani si occupano anche dell’insediamento di sfollati di Kanyaruchinya, con oltre 75.000 sfollati.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.misionessalesianas.org