Il corso, condotto da don Maciej Makula, SDB, insieme alla giovane Aleksandra Stankiewicz, si è tenuto dal 10 al 12 novembre 2024, ed è servito a fornire ai giovani le competenze e le conoscenze necessarie per sfruttare la potenza della tecnologia mobile al fine di creare storie di impatto e contenuti potenti, e per sostenere il cambiamento sociale.
Attraverso istruzioni ed esercizi pratici, i partecipanti hanno approfondito i fondamenti del Giornalismo Mobile, esplorando argomenti come i tipi, le dimensioni e le angolazioni delle inquadrature, la capacità di composizione, di illuminazione, la narrazione mobile, l’editing digitale e la pubblicazione dei contenuti sulle reti sociali.
Il corso di Giornalismo Mobile ad Arusha è stato più di un semplice programma di formazione: è stato un catalizzatore di una crescita collettiva. I partecipanti sono usciti dall’esperienza non solo arricchiti con nuove e avanzate competenze tecniche, ma anche con un rinnovato senso di scopo e un impegno nell’usare i dispositivi mobili per fare la differenza nella società. “Come missionari digitali, ci siamo sentiti pronti a plasmare il futuro dei giovani in merito a come usare i loro telefoni” ha raccontato uno dei partecipanti.
Oltre agli aspetti tecnici del giornalismo mobile, il corso ha sottolineato l’importanza dell’attivismo digitale. “Siamo stati incoraggiati a usare le competenze appena acquisite per diventare missionari digitali, diffondendo consapevolezza su importanti questioni sociali e ispirando anche gli altri ad agire” prosegue la testimonianza.
Molto arricchente è stata ritenuta la sessione fotografica e di ripresa di video da diverse angolazioni, dimensioni…. “Ci ha dato più consapevolezza e ha rafforzato le nostre capacità più di prima. Siamo diventati in grado di correggere diversi errori che stavamo commettendo – continua il racconto – E un altro degli aspetti più significativi del corso è stata la conduzione di interviste. Ci ha dato più sicurezza nello stare davanti alla telecamera e condividere le nostre idee con gli altri. È stata una buona opportunità per conoscere noi stessi e come possiamo gestire la situazione”.
L’esperienza di gruppo è stata anch’essa arricchente. I partecipanti hanno formato squadre collaborative, che hanno lavorato insieme per produrre contenuti multimediali su vari argomenti. Questo processo non solo ha affinato le loro competenze tecniche, ma ha anche favorito un senso di familiarità e uno scopo condiviso. Attraverso riscontri costruttivi e un confronto tra pari, essi sono stati in grado di perfezionare il loro lavoro e imparare dai rispettivi punti di forza e di debolezza.
In conclusione, riporta la fonte, “il corso di giornalismo mobile è stato molto interessante, ha molto potenziale ed è davvero necessario in questo mondo contemporaneo. Mentre compiamo il nostro viaggio come missionari digitali, siamo entusiasti di usare queste competenze per dare voce a chi non ha voce e a favorire un cambiamento positivo nella comprensione tra i giovani e la Chiesa”.
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