Italia – Minori stranieri non accompagnati: i Salesiani seguono il Papa

14 Ottobre 2016

(ANS – Torino) – “Mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi: perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari”. È uno dei passaggi centrali del Messaggio rilasciato dal Papa per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017. In piena sintonia con le parole del Papa i Salesiani di Torino hanno inaugurato una nuova struttura di accoglienza comunitaria per minori stranieri non accompagnati (MSNA).

La struttura è stata inaugurata sabato scorso, 8 ottobre, presso i locali dell’oratorio salesiano “San Paolo”, dal Superiore dei salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi. In precedenza l’opera salesiana ospitava già 6 MSNA, ma data l’emergenza del fenomeno migratorio in Europa, l’intera comunità si è data da fare per aumentare a 12 il numero di ragazzi accolti: c’è chi ha fatto offerte in denaro, chi ha collaborato al restauro dei locali, ci sono le “mamme” che cucinano e coccolano i ragazzi…

I minori – 11 egiziani e 1 albanese – hanno tra i 14 e i 17 anni, sono fuggiti da soli o hanno perso i familiari nel loro viaggio verso l’Italia e in maggioranza sono musulmani. “Per noi le differenze religiose non sono un ostacolo – ha commentato don Stasi –. Noi non costruiamo muri, ma ponti, anche se nelle nostre opere l’identità cristiana è chiarissima”.

I ragazzi sono stati affidati ai Salesiani dall’Ufficio minori stranieri della Città di Torino, nell’ambito del progetto denominato ‘Casa che Accoglie’, che ha visto la collaborazione anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, per i lavori strutturali necessari all’adeguamento dell’accoglienza.

In totale sono 250 attualmente i MSNA sotto tutela del comune di Torino e 30 sono affidati ai Salesiani, che li ospitano, oltre che presso l’opera “San Paolo”, pure nella comunità dell’oratorio “San Luigi” e in quella dell’“Harambée” di Casale.

Per tutti loro è stato avviato anche un progetto di istruzione scolastica, che fa riferimento sulle scuole e i centri di formazione professionale salesiani, e di avviamento al lavoro.

“Come Don Bosco, cerchiamo di accogliere i giovani e i più bisognosi” ha commentato don Alberto Lagostina, Direttore dell’opera.

Sul sito dei Salesiani del Piemonte sono disponibili ulteriori informazioni e il collegamento ad un servizio video-giornalistico realizzato dal TGR Piemonte in occasione dell'inaugurazione.

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