L’incontro inizia nel pomeriggio di mercoledì 24 maggio, con il benvenuto al sig. Albert Ramadan, Segretario di ATE, l’apertura ufficiale del Congresso da parte del Superiore di ATE, don Roland Mintsa, e la lettura della dichiarazione finale prodotta nel primo Congresso.
Nella seconda giornata inizieranno le sessioni di lavoro vero e proprio, che anche per i giorni a seguire saranno tutte seguite da momenti di confronto in piccoli gruppi e di dibattito successivo in assemblea. La prima relazione sarà quella di suor Geltrude Kana Bella, sul tema “La vocazione dei fratelli religiosi nella Chiesa”, mentre nel pomeriggio è previsto l’intervento del sig. Ramadan e don Ela André, sul tema “Il percorso storico dei Salesiani Coadiutori: le due figure di vocazione salesiana”.
Venerdì 26 maggio, al mattino, don Owoudou illustrerà il tema che dà motto al congresso – “Camminando con Raffaele e Tobia, pedalando con Artemide” – mentre nelle sessioni pomeridiane don Agustine Sellam, Vicario dell’Ispettoria Africa Est (AFE), presenterà varie figure di spicco tra i salesiani coadiutori, quali Artemide Zatti, Stefano Sandor e Simone Srugi, e il signor Ignace Kamga approfondirà il rapporto tra salesiani e laici.
Al mattino di sabato 27 maggio i salesiani coadiutori Paolo Vaschetto e Clarence Watts guideranno l’assemblea nella riflessione sul salesiano coadiutore educatore ed evangelizzatore, alla luce della seconda Linea Programmatica per il sessennio 2020-2026; mentre dopo il pranzo verrà toccato il tema della formazione specifica dei salesiani coadiutori.
Domenica 28 i presenti approfondiranno il tema della comunicazione sociale, con anche una breve presentazione del “Don Bosco Tech” a cura dei coadiutori Sam Job Olusegun e Njuguna N. Ngigi. Il pomeriggio, invece dei lavori in aula, sarà dedicato ad una visita culturale.
Nell’ultima giornata dei lavori, lunedì 29 maggio, sono previsti l’elezione dei Delegati per la realizzazione di futuri e analoghi congressi, la valutazione dei lavori e la stesura e presentazione di una dichiarazione finale.
Secondo gli organizzatori tale congresso dovrebbe avere un benefico effetto sulla regione, negli ambiti della promozione vocazionale e dell’identità e visibilità della vocazione salesiana, e mira ad offrire spunti per la formazione permanente e per la condivisione dei cammini vocazionali tra i Salesiani Coadiutori.