Hanno concelebrato la messa i vescovi mons. Héctor Vargas, SDB, di Temuco; mons. Tomás González, emerito di Punta Arenas; mons. Jorge Concha, ausiliare di Santiago; e un gran numero di sacerdoti e diaconi dell’arcidiocesi di Santiago e di varie congregazioni religiose. Presenti anche Salesiani di varie comunità, guidati dall’Ispettore, don Alberto Lorenzelli, e molti fedeli, radunati per l’Eucaristia di riparazione.
Alla messa, che si è celebrata nella serata di sabato 11 giugno, hanno partecipato circa duemila persone, che si sono unite nel rifiuto all’attacco compiuto da alcuni giovani incappucciati giovedì 9 giungo, durante una marcia studentesca. In tal senso, il Primate della Chiesa Cattolica cilena, il card. Ezzati, ha affermato che bisogna lavorare per aiutare i giovani a non vivere nell’odio. “La mia opinione è che la miglior legge è un’educazione di qualità, che inizia in famiglia, cresce nella scuola e che trova nella società uno stimolo per la formazione delle persone”.
Il cardinale Ezzati ha anche ricordato le attuali carenze della società: “ci manca molta amicizia civica, ci guardiamo gli uni gli altri come pazzi e non come fratelli o come persone che hanno lo stesso ideale, lo stesso obiettivo”.
Nella sua omelia il cardinale si è anche rammaricato che il desiderio onesto di molti giovani sia terminato nell’attacco ad altri diritti. Tuttavia, ha invocato il perdono: “Signore, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.
Don Lorenzelli, da parte sua, ha inviato un messaggio ai giovani che hanno sottratto e distrutto il Crocifisso della Gratitud Nacional: “da parte nostra ci sono sentimenti di perdono, incontro e dialogo”.