RMG – L’originalità e la rilevanza ecclesiale oggi dello stile di accompagnamento trasmesso da Don Bosco

07 Ottobre 2020

(ANS – Roma) – Continua la disseminazione di “Giovani salesiani e accompagnamento - Orientamenti e direttive”, iniziata lo scorso mese. Siamo al secondo dei 10 semi, cioè dei nuclei tematici più rilevanti di questo processo, che nella fase di ricerca ha coinvolto oltre 4.000 tra giovani in formazione e accompagnatori, dal cui contributo sono poi stati elaborati gli orientamenti e le direttive approvati dal Rettor Maggiore e dal suo Consiglio, consegnati ai membri del CG28 per tutta la Congregazione salesiana.

Il seme per questo mese di ottobre, concentrato in un video di 3 minuti realizzato in 5 lingue da giovani novizi e confratelli e ulteriormente sviluppato nei PowerPoint connessi ai video, è sull’originalità dell’accompagnamento salesiano. Nel documento è quanto si trova soprattutto nel terzo capitolo.

Ciò che si mette a fuoco è il tesoro carismatico che Don Bosco ha consegnato col suo modo di farsi compagno di viaggio dei giovani e di accompagnarli verso una vita piena, verso la santità, qualunque fosse il punto di partenza in cui li incontrasse. Don Bosco non si inventa dal nulla. La sua arte pedagogica e profondità spirituale è il frutto maturo della scuola di grandi maestri, come Ignazio di Loyola, Francesco di Sales, Alfonso Maria de’ Liguori, che ha imparato a conoscere ed amare attraverso l’insegnamento sapiente e ancor più l’esempio di vita di San Giuseppe Cafasso. Ma ciò che nasce in e con Don Bosco, pur alimentandosi a queste radici, è qualcosa di nuovo, in piena sintonia con i nostri tempi, come il Sinodo dei Giovani ha chiaramente mostrato.

Don Bosco sa creare un ambiente dove si viene trasformati “per osmosi”, dove si respira il desiderio di Dio e di quello “splendido accordo di natura e di grazia” (C 21) che innesca la capacità di rinnovare la propria vita dall’interno, tanto per Magone, come per Savio. L’accompagnamento si declina in tutte le forme che la cura dell’ambiente, del gruppo, l’attenzione a ciascuno richiedono.

Se tutto ciò è importante per la formazione lo è perché è ugualmente importante per la missione. Lo dicono con chiarezza John Paul, Alessandro, Gerald, Anselmo e Chema nella domanda con cui concludono i loro video rispettivamente in inglese, italiano, francese, portoghese e spagnolo: “Alla conclusione della formazione iniziale questo tesoro è diventato nostro? Siamo in grado di ricreare questo modo di condividere il cammino, il pane materiale e spirituale con i giovani in qualunque contesto li incontriamo? Non è forse questo cuore oratoriano di don Bosco lo scopo di tutta la nostra formazione?”.

Come si legge nel documento, al numero 77 “Il Sistema Preventivo è il nostro modo di fare le cose: è sia una spiritualità che una metodologia pastorale. È in ultima analisi il nostro modello di formazione”.

Il “video-seme” è disponibile in italiano su ANSChannel.

Su DropBox è inoltre disponibile una cartella con tutti i video nelle 5 lingue e i PowerPoint/PDF ad essi connessi.

Su Google Doc, infine, per i Salesiani dalle varie Ispettorie e regioni è possibile accedere alle domande che stimolano la condivisione comunitaria e a cui si può anche rispondere online.

InfoANS

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