Il Direttore dell’Ospedale Militare, Fabio Monserrat, ha detto al quotidiano Clarín. “Ci stiamo preparando a una situazione di catastrofe”. Il Direttore Generale della Presenza Salesiana di General Roca-Stefenelli è stato contattato da un medico della Commissione Sanitaria del Settore Pubblico per sollecitare la collaborazione dell’Opera Salesiana in vista di un possibile avanzamento del coronavirus nella città. I salesiani hanno messo a disposizione la casa per ritiro Stefenelli per ospitare i casi sospetti in quarantena o i casi lievi di persone che non hanno potuto effettuare un adeguato isolamento nelle loro case, soprattutto per le persone a basso reddito.
Inoltre, letti e materassi sono stati richiesti dall’ospedale locale per realizzare un ospedale da campo e l’opera salesiana li ha già messi a disposizione. È stata richiesta anche la collaborazione dell’opera salesiana “Ceferino Namuncurá” e del campo sportivo dei salesiani della città di La Plata.
Vale anche la pena ricordare che gli “Exploradores de Don Bosco” (EADB) sono stati invitati alla Casa Rosada (la Casa del Governo) dal Sottosegretario ai Rapporti con la Società Civile del Responsabile del Gabinetto, per pianificare linee d’azione tra lo Stato nazionale e le Organizzazioni della Società Civile nell’ambito dell’emergenza sanitaria causata da Covid-19. Il gruppo salesiano è stato rappresentato da Leonel Mantía, Capo Nazionale, e da don Facundo Arriola, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria dell’Argentina Sud (ARS), ed è stato consultati con l’obiettivo di progettare forme di volontariato organizzato, in modo da evitare iniziative di volontariato spontanee e irresponsabili di fronte all’emergenza sanitaria generata dalla pandemia di Covid-19.
“Questo ci sfida a mettere in pratica l’eredità che Don Bosco ci ha lasciato, ad essere buoni cristiani e onesti cittadini. Al tempo stesso, ci incoraggia a unire tutte le forze della società civile e ad aiutarci tutti ad andare avanti”, hanno manifestato i salesiani.
Si segnala infine che nell’ultima settimana di marzo, i membri della comunità di Zarate si sono uniti come volontari per realizzare pacchi alimentari da distribuire tra i settori più poveri della città. Vestiti con una polo con la scritta: “Siete di Don Bosco? Avanti!”, i giovani hanno offerto il loro sostegno solidale.