Al Congresso parteciperanno numerosissimi relatori… Che tipo di linea avete seguito?
Abbiamo optato per un ampio bacino di conferenzieri così da assicurare uno sguardo ampio e internazionale al tema. Al tempo stesso, il livello qualitativo è di indubbio spessore. Posso segnalare la presenza del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il card. Lorenzo Baldisseri, il vescovo salesiano di La Guaira, Venezuela, mons. Raul Biord, il sociologo Franco Garelli e la psicologa Laura Nota, tra i tanti… E poi ci saranno esperti di condizione giovanile di vari continenti e Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) in grado di presentare come il carisma salesiano e l’esperienza di vita di Don Bosco e di Madre Mazzarello possano insegnare qualcosa sulle scelte di vita oggi.
Quante sono le persone attese?
In totale attendiamo circa 300 partecipanti da tutto il mondo. C’è stata una risposta significativa da parte delle Ispettorie Salesiane e delle FMA a livello globale, che hanno delegato in particolare quanti sono più impegnati nella Pastorale Giovanile e che lavorano fianco a fianco con i giovani.
È la prima volta che Salesiani e FMA realizzano un evento così grande su un tema simile?
In passato, anche in occasione del Bicentenario della nascita di Don Bosco, ci sono state altre collaborazioni. Ma c’è sicuramente un elemento di novità nella realizzazione di un’attività sviluppata realmente insieme tra le nostre istituzioni per un evento così importante come il sinodo dei vescovi: sia perché il tema di questo sinodo ci tocca direttamente come Famiglia Salesiana, sia perché si muove nel solco indicato dal Papa di realizzare sempre più reti e cooperazioni e sinergie per sviluppare proposte di qualità.
A questo evento seguiranno passi ulteriori?
Certamente. Innanzitutto, avrà luogo la pubblicazione degli atti del congresso, manterremo attivo il sito dedicato - www.giovaniesceltedivita.org - e poi intendiamo mantenere aperti tutti i contatti con i partecipanti per future collaborazioni.