Entrambi avevano in comune la provenienza dai nostro ambienti "salesiani", due giovani allievi delle nostre opere in Venezuela. Viene facile ritrovarsi allora nei versi del cantante cattolico Pablo Martinez:
“Dio di domande, Dio che liberi,
Dio degli esodi, Dio della Pasqua, Dio dei deserti;
Dio che sfidi, Dio inesplicabile,
Signore: Dio, semplicemente Dio...
Quanto mi diventa difficile vedere
Quando s'intrecciano i fili e non trovo il significato”*.
E contemplo un altro aspetto di questa trama di fili; i giovani dei nostri ambienti che impegnano la loro vita in prima persona per aiutare i più bisognosi.
Guardiamo ad esempio in Argentina, dove due regioni sono state colpite dal maltempo; Tucumán, nel Nord, e Comodoro Rivadavia, nel Sud: in entrambe le città i giovani delle nostre opere sono andati ad aiutare i bisognosi, non hanno atteso che altri se ne occupassero, ma in prima persona si sono aggregati alle squadre che distribuiscono cibo o aiutano le famiglie a recuperare le loro cose dalle abitazioni allagate, o ripuliscono le strade da fango e detriti…
Queste due realtà sono solo una parte della grande rete della vita salesiana nel mondo, due colori diversi che si aggiungono ai fili che vanno intrecciandosi e formano nei nostri cuori l’esperienza quotidiana di essere padri di questi giovani nelle migliaia di case e ambienti salesiani: per le loro gioie siamo felici, solidali con le loro sofferenze.
Da un lato non capisco la morte di questi due giovani venezuelani, risultato della violenza insensata; so solamente che per noi è un appello ad un impegno radicale per la difesa e la cura di coloro che Dio ci ha affidato, e ciascuna di queste perdite ci colpisce profondamente.
Dall’altro ci sono segni di vita che ci danno speranza in un futuro migliore e in un mondo più giusto, che sono rinforzati da questi gesti di solidarietà e dal sacrificio di tanti giovani eroi che rispondono, per quanto loro possibile, al dolore e alle difficoltà delle persone, fornendo soluzioni concrete.
“Signore le tue vie sono imperscrutabili, ma così perfette.
Quest’eterna abitudine ai tuoi percorsi misteriosi,
ma impregnati di Pasqua, sì di Pasqua”*.
* Preghiera del cantante cattolico argentino Pablo Martinez