Arrivando nella capitale del Camerun, Yaoundé, e muovendosi tra gli spazi della baraccopoli di Mimboman, alla periferia della città, ci si rende conto dell’importanza di offrire un servizio educativo di qualità in un ambiente privo di strade asfaltate, con servizi sanitari precari, scuole sovraffollate e un alto tasso di delinquenza tra i giovani che non vedono un futuro migliore.
“Fortunatamente, in questo ambiente ostile sorge il complesso educativo ‘Don Bosco’ di Mimboman, composto da una scuola primaria e secondaria, un Centro di Formazione Professionale e il Centro Giovanile ‘Don Bosco’, aperto a tutti i giovani del quartiere”, afferma Virginia Martín, consulente tecnica di “Bosco Global” per il progetto.
Il lavoro fatto è stato articolato e capillare, seguendo un progetto che ha pensato ai minimi dettagli per favorire lo sviluppo integrale dei giovani. Prosegue, infatti, la dott.ssa Martín: “La biblioteca del centro è stata dotata di libri, computer, fotocopiatrice ed è stato assunto un bibliotecario, con orari di apertura prolungati per consentire l'accesso non solo agli studenti del centro ma anche al resto del quartiere. È stata anche costruita una mensa scolastica e sono stati attrezzati i laboratori di formazione professionale per la carpenteria in alluminio, la falegnameria e la sartoria. Inoltre, gli insegnanti sono stati formati all'uso corretto delle nuove attrezzature e tutti i miglioramenti sono stati diffusi alla comunità educativa e al quartiere”, spiega Virginia.
Gli operatori di “Bosco Global” sono impegnati a tutto tondo nello sviluppo di azioni locali e globali, sia sul fronte della solidarietà sul campo, sia sul fronte dell’educazione volta a generare riflessioni e legami che permettano di entrare in empatia con altre realtà; il fine ultimo è sempre la trasformazione della realtà in una prospettiva di giustizia sociale.
In questo senso, ad esempio, il 31 ottobre scorso il progetto di Mimboman è stato illustrato con una presentazione apposita presso la scuola secondaria salesiana “San Juan Bosco” di La Cuesta, a Tenerife, per far conoscere la realtà dei giovani di Mimboman e l’importanza di lottare per il diritto all’educazione in qualsiasi Paese del mondo.
Nell’occasione, oltre a presentare nei dettagli il progetto, si è lavorato su una prospettiva più ampia e, attraverso un gioco sui diritti umani, si è riflettuto e dibattuto insieme sulla violazione dei diritti in molte parti del mondo e su cosa fare per difenderli.
Fonte: Salesianos.info