L’etnia Xavante convive con gravi problemi, di alimentazione, salute, pulizia… “Un recente studio – Povos Indigenas - mostra che solo l’86% dei bambini supera i 10 anni di età. In molti casi, muoiono per malattie facilmente curabili, l’inquinamento delle acque e condizioni sanitarie precarie che potrebbero essere migliorati con misure elementari di sanità pubblica”.
I Salesiani portano avanti un intenso lavoro pastorale. Durante la Settimana Santa 64 Xavantes, giovani e adulti, hanno deciso di ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana. “Stiamo vivendo un clima di Pasqua e di recente abbiamo dato il benvenuto a 64 Xavante che hanno ricevuto i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia, a Palmeras e a Santa Clara” ha detto il diacono José Alves de Oliveira SDB, Coordinatore pastorale.
Si è trattato senza dubbio di una celebrazione eminentemente “inculturata”, alla presenza del vescovo di Primavera Paranatinga, mons. Derek Byer. C’è anche uno studio sulla liturgia degli Xavantes, nel quale l’autore, G. Lachnitt, afferma che “tra gli indigeni Xavantes del Mato Grosso sussiste un’avanzata inculturazione dei riti dell’iniziazione cristiana e delle stesse celebrazioni”.
Gli Xavantes sono stati preparati ai sacramenti dal lavoro dei Salesiani, in particolare dal seminarista salesiano Wilton Alves, e da un gruppo di missionari laici, che sono stati catechisti e padrini degli Xavantes.
Sembrano risuonare le parole di Papa Francesco: “Essere cristiano ed essere missionario è la stessa cosa. Annunciare il Vangelo, con la parola e, prim’ancora, con la vita, è lo scopo principale della comunità cristiana e di ogni suo membro”.