Libano – Dove non sono arrivati i Salesiani, Don Bosco è arrivato lo stesso

06 Febbraio 2018

(ANS – Zgharta) – Don Bosco è così vivo e attraente anche oggi che alle volte arriva là dove i suoi Salesiani ancora non sono giunti. Nel 1998 un giovane dalla parrocchia di Zgharta, nel Nord del Libano, lesse un libro di Don Bosco e vedendo i ragazzi della sua parrocchia che giocavano per la strada, volle iniziare ad applicare quel Sistema Preventivo di Don Bosco che aveva conosciuto attraverso il libro. Nel tempo, molti giovani e intere famiglie sono state coinvolte, realizzando così in quel luogo un vero ambiente salesiano. Quest’anno la comunità, grazie all’intervento del parroco e del vescovo, per la prima volta ha celebrato la Festa di Don Bosco con i Salesiani della comunità di El Houssun, anch’essa in Libano.

La parrocchia ha sede in un antico e umile quartiere di Zgharta. Da quando nel 1998 venne avviata la “Società Giovanile Don Bosco”, i volontari hanno dimostrato di voler seguire unicamente l’esempio di Don Bosco: ricercare la salvezza delle anime giovanili, attraverso l’educazione.

Oggi l’oratorio e le diverse associazioni giovanili che vi sono sorte accompagnano settimanalmente la vita di 63 tra bambini e ragazzi attraverso molte attività, essendo casa, chiesa, cortile e scuola per tutti.

Quest’anno la festa di Don Bosco a Zgharta è stata ancor più sentita e partecipata del solito, perché l’intera cittadinanza si è movimentata in occasione dell’inaugurazione della “Cappella Don Bosco” e la benedizione della “Casa Don Bosco”.

La festa è iniziata alle 10:30 locali, con la celebrazione della liturgia eucaristica, presieduta da mons. Joseph Naffàa, vescovo ausiliare dell’eparchia di Joubbé, Sarba e Jounieh, il quale ha incentrato sua predica sulla santità, alla quale sono chiamati gli adolescenti e i giovani, che consiste nel compiere bene il proprio dovere quotidiano nelle piccole cose.

Alla liturgia eucaristica è seguita una processione, alla quale hanno partecipato i fedeli della parrocchia, preceduti dalle associazioni giovanili “Don Bosco” e “S. Domenico Savio”. La processione ha sostato in preghiera davanti alla “Cappella Don Bosco” e alla “Casa Don Bosco”.

Ora i giovani di Zgharta possono sostare in preghiera, dopo il gioco, lo studio o il lavoro, nella “Cappella Don Bosco”, davanti all’immagine del Santo dei Giovani.

InfoANS

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