L’Eurodeputato José Manuel Fernandes nel presentare l’iniziativa ha sottolineato il contributo di questi giornali alla cultura dell’Unione Europea e ha detto oggi che questi titoli “dicono molto” delle radici e dell’“anima” del Portogallo. “Questi giornali contribuiscono a valori dell’UE di democrazia e libertà, come anche alla solidarietà e al dare voce ai territori. La stampa locale è un valore aggiunto nell’Unione Europea”, ha sottolineato in un discorso riportato dalla portoghese “Agência ECCLESIA”.
Da parte sua Francisco Barbeira, Direttore del settimanale diocesano con 113 anni di storia “A Guarda”, ha manifestato che questa presenza a Bruxelles è “un atto di giustizia” per quelle pubblicazioni che “hanno saputo resistere” per oltre un secolo.
L’iniziativa di portare la mostra a Bruxelles è stata lanciata dall’Associazione Portoghese della Stampa e dall’AIIC, che rappresentano rispettivamente oltre 300 e più di 200 editori di giornali e riviste, anche digitali, del Portogallo continentale e dei territori insulari atlantici.
Le due associazioni editoriali portoghesi, sostenute anche dal Presidente della Repubblica Portoghese, stanno unendo le forze per riuscire ad ottenere da parte dell’UNESCO il riconoscimento delle pubblicazioni centenarie e ultracentenarie come Patrimonio Culturale Immateriale.