L’ICC nasce dall’unione di quattro precedenti ispettorie: l’Ispettoria Romana (IRO), intitolata a San Pietro, che comprendeva il territorio del Lazio; la Visitatoria della Sardegna “Madonna di Bonaria” (ISA); l’Ispettoria Ligure-Toscana (ILT), sotto la protezione di San Giovanni Battista; e quella Adriatica (IAD), che comprendeva l’Abruzzo, le Marche e l’Umbria, intitolata alla Madonna di Loreto. Un territorio vasto che comprende le otto regioni dell’Italia Centrale, alcune delle quali hanno visto la presenza salesiana radicarsi già con Don Bosco, che fondò le prime case fuori dal Piemonte, ad Alassio (1870), a Genova-Sampierdarena (1872), e a Roma Sacro Cuore (1880).
Nel 2008 le case salesiane erano 52, con 570 salesiani. Oggi quelle canonicamente erette sono 32 (33 con la prossima erezione canonica di Olbia, prevista per settembre 2025) e i salesiani 240.
Le quattro precedenti Ispettorie hanno operato per tantissimi anni sui loro territori, con varie trasformazioni, aperture e chiusure di case, in base alle esigenze che via via andavano mutando, all’insegna della creatività e dell’intraprendenza tipiche del carisma salesiano, sviluppando una moltitudine di opere e di attività a servizio dei giovani.
Tutte e quattro le ispettorie hanno vissuto lo slancio missionario durante gli anni ’80, con lo sviluppo e la crescita del Progetto Africa, che le ha viste impegnate nell’impiantare il carisma in Madagascar (IRO e ISA), in Camerun (ILT) e in Nigeria (IAD). All’indomani della Costituzione della nuova Regione Mediterranea nel 2014, l’ICC ha risposto all’appello del Rettor Maggiore a considerare il Medio Oriente come nuova frontiera missionaria, interna alla Regione, con un’attenzione particolare all’Egitto, in una visione progettuale dell’animazione missionaria.
Oggi la Circoscrizione Salesiana “Sacro Cuore” dell’Italia Centrale vede i Figli di don Bosco così suddivisi:
- 197 presbiteri,
- 3 diaconi,
- 30 coadiutori,
- 1 studente e
- 9 professi temporanei.
Essi sono presenti in una rete di attività che vede coinvolti oltre 4.000 laici, fra dipendenti e volontari, e quasi 20.000 giovani.
Questo bel movimento di persone vive il Sistema Preventivo di Don Bosco in una gran quantità di ambienti:
- 19 parrocchie con oratorio-centro giovanile;
- 9 oratori in zona pastorale;
- 6 scuole;
- 2 residenze universitarie;
- 4 centri per minori e molti centri diurni;
- e 10 centri di formazione professionale (e uno di prossima apertura ad Ancona), con i vari percorsi nei settori della ristorazione, della meccanica, elettronica, grafica, informatica, meccatronica, meccanica d’auto, termoidraulica, elettrico, benessere, automotive.
A queste case salesiane dove sono presenti le comunità religiose, sono avviate da diversi anni case salesiane animate da laici, attraverso varie forme di presa in carico della missione salesiana, oppure, settori di case salesiane interamente a trazione laicale.
Tra le tante esperienze particolarmente significative che vengono portate avanti nell’ispettoria, possono essere ricordate:
- l’affidamento laicale delle case di Alassio, Genova Quarto e Varazze, nonché degli oratori di Genzano, Civitavecchia, Roma-Speranza, quale esperienza delicata e preziosa, che segna la vitalità e la significatività del carisma condiviso con i laici, che diventano realmente e pienamente corresponsabili della missione salesiana. La sfida riguarda una équipe ad hoc che accompagni le case e i settori affidati ai laici, aiuti a preparare altri affidamenti laicali e abbia uno sguardo anche agli oratori non immediatamente sotto la responsabilità della Circoscrizione ICC, come Siena e Prato, animati dalla Famiglia Salesiana.
- la costituzione di reti di CEP in varie forme, come, ad esempio, CEP in rete che pensano in forma “comunionale” alcune attività, cessando di essere “autarchiche”, fino a quelle forme più compiute di una stessa comunità SDB che anima più Case o più CEP. In quest’ottica si sono affidate le tre CEP della Città Metropolitana di Cagliari all’unica comunità salesiana di Cagliari “Nostra Signora di Bonaria”, così come da settembre 2025 un’unica Comunità Salesiana animerà le due presenze di Macerata e Civitanova Marche.
- il lavoro di elaborazione del curriculum formativo salesiano per tutte le scuole, come strumento fondamentale per un reale dialogo fra fede, cultura e vita a partire dalle discipline scolastiche.
- il cammino di collaborazione con le Figlie di Maria Ausiliatrice presente in tante case dell’ispettoria e che giunge a Macerata e a Firenze addirittura alla convivenza e alla condivisione della missione nella stessa casa salesiana.
Non può mancare uno sguardo alla presenza ricca su questo territorio della Famiglia Salesiana, variamente articolata ed espressa sia nel locale, sia nelle singole regioni. Sono presenti, infatti, numerosi gruppi che condividono la missione su questa porzione di Italia: oltre ai Salesiani di Don Bosco, si annoverano le Figlie di Maria Ausiliatrice, l’Associazione dei Salesiani Cooperatori, l’Associazione di Maria Ausiliatrice, l’Associazione degli Exallievi e delle ExAllieve, le Volontarie di Don Bosco, le Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, le Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù, le Apostole della Sacra Famiglia, le Suore della Carità di Gesù, le Suore Missionarie di Maria Ausiliatrice, i Volontari Con Don Bosco, i Testimoni del Risorto, la Congregazione di San Michele Arcangelo e Cançao Nova.
Da settembre 2024 la Circoscrizione Salesiana Sacro Cuore ha come suo nuovo Superiore don Roberto Colameo, che ha il compito di animare questa bella realtà di giovani, laici e salesiani, nel costante impegno di rendere sempre più feconda la passione educativa che Don Bosco trasmise, per essere segni eloquenti dell’amore di Dio verso i giovani incontrati nei vari ambienti educativi.
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